PER LA RIAPERTURA DEFINITIVA DEL MUSEO SERVE UN PIANO DI GESTIONE ED UN’AMMINISTRAZIONE IN GRADO DI REALIZZARLO!
A seguito dell’apertura in pompa magna del Museo Archeologico con la mostra denominata “Restituzioni” ed al nostro comunicato “Tutti in bella mostra”, abbiamo ritenuto opportuno richiedere informazioni alla Soprintendenza Archeologica sui motivi che, al momento, non permettono l’apertura definitiva del museo.
La Soprintendenza ha risposto con una nota completa e dettagliata, nella quale sostanzialmente viene confermato quanto esposto dal nostro comunicato del 26 Gennaio 2017.
Nello specifico viene chiarito quanto segue:
• la mostra denominata “Restituzioni” è la riproposizione di fatto di “una mostra già presentata nel 2006 a cura della prof. Lia D’Amato, che esponeva le collezioni archeologiche consegnate da famiglie locali al Museo”;
• la citata mostra “Restituzioni”, presentata con grandi autocelebrazioni da parte degli esponenti politici locali, “risulta di interesse limitato se paragonata alle potenzialità dell'archeologia del rutiglianese che sarebbe pienamente valorizzata dalla realizzazione del piano espositivo depositato tempo addietro dalla Soprintendenza presso il Comune e di cui si auspica la realizzazione”;
• la Soprintendenza ha in più occasioni sottolineato “la necessità di definire formalmente i criteri di gestione del Museo con il richiamo anche alla necessità di impegni finanziari costanti per garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti e delle strutture allestitive non ricevendo significativi riscontri dalle diverse giunte comunali succedutesi nel tempo”;
• non si è ancora giunti a determinazioni risolutive da parte del Comune in merito “all’imprescindibile tema della gestione del Museo da affidare, anche considerando ipotesi di esternalizzazione del servizio, a personale qualificato, requisito anche questo determinante alla luce delle disposizioni ministeriali in materia di trasferimento di beni archeologici demaniali presso sedi di enti locali”.
Dalla risposta della Soprintendenza emerge quindi la necessità di realizzare un piano di gestione del Museo ed affidarne la gestione a personale qualificato.
Appare chiaro che l’attuale Amministrazione non abbia minimamente risolto il problema dell’apertura definitiva del Museo archeologico.
Pertanto abbiamo richiesto:
• copia del piano espositivo e delle eventuali disposizioni attuative al piano stesso nonché alle disposizioni ministeriali in materia di trasferimento di beni archeologici demaniali presso sedi di enti locali.;
• di dare prosieguo alle determinazioni necessarie all’affidamento definitivo del soggetto gestore del Museo Archeologico secondo le richiamate disposizioni della Soprintendenza e mediante attuazione del piano espositivo.
Abbiamo segnalato infine che, come affermato nella nota della Soprintendenza, i beni archeologici non potranno essere trasferiti al Museo Grazia e Pietro Di Donna sino a quando non saranno rispettate le disposizioni ministeriali in materia di trasferimento di beni archeologici demaniali presso sedi di enti locali.
Ancora una volta gli annunci e le celebrazioni di alcuni esponenti delle forze politiche di maggioranza, si sono rivelati l’ennesimo fumo negli occhi dei cittadini da parte di un’Amministrazione incapace di valorizzare seriamente e definitivamente il patrimonio culturale di Rutigliano!