17/05/2020
Ripartiamo insieme: le nostre proposte per Rutigliano
È il momento di ripartire. Una vita sospesa per tre mesi non era mai capitata prima d'ora. Abbiamo la necessità di tornare a sognare. Abbiamo l'obbligo di farlo per noi e per le future generazioni.
Come Movimento 5 Stelle di Rutigliano abbiamo ritenuto opportuno stilare un piano di azione per consentire al nostro paese di “ripartire”. Lo sottoponiamo all'Amministrazione Comunale e agli altri gruppi politici di opposizione affinché, insieme, si possa discutere e decidere. Insieme.
La ripartenza deve essere cauta, capace di accogliere le istanze dei cittadini, in particolare di coloro che hanno subito la serrata o sono stati messi in cassa integrazione.
Le iniziative devono tendere a migliorare le condizioni di tutti, cambiando definitivamente, laddove possibile, anche rotta.
Il Covid-19 ci ha tolto tanto in questi mesi, adesso è il momento di trasformare questa terribile esperienza in un’occasione per rendere più sostenibile, competitivo e civile il nostro paese.
A tal proposito sarà necessario procedere ad un taglio delle spese inutili e/o che, per via dell’emergenza sanitaria, non potranno essere spese nell’anno corrente e che, quindi, possono essere spostate sul sostegno alle attività produttive. Oltre a sfruttare, per ogni settore di competenza, tutte le opportunità di sostegno, gli strumenti ed i finanziamenti finalizzati al rilancio, messi in campo da Governo, Regione e Città Metropolitana.
Interventi mirati ad agevolare le micro, le piccole e medie imprese - “Rutigliano a cielo aperto”
Le agevolazioni, coerentemente armonizzate con le misure intraprese a livello statale, devono avere un orizzonte temporale almeno annuale, in modo da garantire la necessaria ripartenza alle imprese colpite dalle ripercussioni lavorative ed economiche correlate allo stato di emergenza.
In particolare, dovrà essere garantita la massima copertura per quelle aziende che hanno dovuto interrompere o limitare la loro produzione/attività durante la cosiddetta fase 1, anche attraverso la possibile rateizzazione/compensazione delle partite debitorie pregresse e il contestuale rapido assolvimento di tutti i pagamenti/rimborsi da effettuare da parte dell'Ente.
Ad esempio, introducendo ulteriori agevolazioni, rispetto a quelle coperte dallo Stato, sul pagamento della Tari, consentendone il pagamento rateizzato spalmato nell'anno 2021 della quota residua al fine di non incidere nell’immediato sulle tasche già martoriate di questa fascia di contribuenti; l’esenzione della Tosap e della tassa pubblicità.
Molte realtà, spesso a gestione familiare, rischiano di trovarsi costrette a scegliere di tagliare altri costi, ad esempio licenziando i dipendenti (non appena sarà possibile perché al momento vige il divieto per legge), per coprire i costi di locazione. Per la stessa ragione, i proprietari degli immobili rischiano di vedersi negato il pagamento dei canoni d'affitto da parte dei conduttori, subendo così danni economici a loro volta, mentre devono continuare a sostenere gli oneri tributari locali. Si potrebbe pensare, pertanto, di sgravare le attività economiche locali dai costi di locazione e dalle imposte comunali. Ad esempio, limitatamente agli immobili ad uso non abitativo, con contratti stipulati in data antecedente al 01/02/2020, stabilire una riduzione del canone di locazione dovuto per l'anno 2020, rapportata alla riduzione dell'IMU dovuta per i relativi immobili, laddove possibile ed attraverso tavoli di concertazione tra le rispettive categorie di proprietari e conduttori, ovvero prevedere un contributo economico a ciò destinato.
La crisi che ha colpito tutti i bar e i ristoranti durante la serrata, può essere abbattuta concedendo gratis anche per le mensilità di Novembre e Dicembre 2020 (in aggiunta a quelle previste dalle misure del Governo) e, laddove possibile, fino a Maggio prossimo, praticamente per un anno, gli spazi pubblici di cui necessiteranno per lo svolgimento in sicurezza della propria attività commerciale.
Si dovrebbero considerare anche ulteriori agevolazioni contributive, in aggiunta a quelle finanziate attraverso il DL Rilancio, per attuare una più incisiva fase di rilancio. D'altronde, il nostro Comune presenta un avanzo tale da concedere agli Amministratori uno spazio di manovra economico-finanziaria favorevolmente atipica rispetto al panorama generale della PA, verificando, tra l’altro, la possibilità di poter sospendere il pagamento dei mutui già contratti nei confronti delle banche o della Cassa Depositi e Prestiti, come previsto dal DL Cura Italia, utilizzando i risparmi in linea capitale per finanziare nuova spesa corrente e/o le minori entrate, senza vincolo di destinazione e fino al 2023.
Si deve considerare poi che molti dei bar, pub, enoteche, paninoteche, ristoranti, ecc., hanno spazi interni molto ristretti (soltanto alcuni di loro beneficiano di spazio esterno), ma spesso insufficiente ad accogliere più di una manciata di tavoli. Ecco l'idea di ovviare a ciò attraverso la concessione dell'occupazione di spazi pubblici gratis, che consenta agli esercenti di rispettare le prescrizioni sul distanziamento, fare rete tra loro co-gestendo gli spazi e realizzando una forma di open-air café/shop, ossia la “Rutigliano a cielo aperto”. Partendo dal centro storico, passando per le piazze e slarghi rionali, sino ad occupare larghi marciapiedi, laddove possibile e nel rispetto della viabilità. È altresì auspicabile attuare un piano per la chiusura al traffico di alcuni tratti di strada prospicienti detti esercizi, realizzando così maggiori spazi per attività all’aperto e migliorando la qualità dell’aria in quei tratti. Altrettanto si andrebbe ad ottenere, introducendo sensi unici di marcia lungo alcune direttrici, già di per sé insufficienti per i doppi sensi, potendo così incrementare anche le corsie ciclabili. Iniziative nuove e, per certi versi rivoluzionarie, che porranno in risalto il senso di comunità e che, se attuate e pubblicizzate adeguatamente, andranno a qualificare meglio il territorio e favorire anche le attività per il settore del turismo.
Reti di impresa – Rilancio dell’economia – Farmer’s Market – Servizi online per promuovere il “made in Rutigliano”
Dobbiamo adoperarci con tutte le categorie presenti sul territorio per un rilancio economico, anche e soprattutto attraverso la creazione di reti di impresa, che facciano associare e collegare le micro, le piccole e le medie imprese del territorio. Attivare strumenti ad hoc, atti a fornire la possibilità di fare impresa in maniera sempre più snella e con meno burocrazia, anche attraverso l’utilizzo di piattaforme utili alla realizzazione di network imprenditoriali, dove i produttori e gli imprenditori possano dialogare e avvantaggiarsi del know how accumulato.
Offrire la più ampia visibilità per tornare a essere concorrenziali sul mercato regionale, nazionale e internazionale ai prodotti delle imprese agricole, commerciali ed artigianali operanti sul territorio. A tal proposito, anche attraverso forti investimenti nei settori produttivi trainanti e la valorizzazione della filiera corta e del km zero, la città di Rutigliano dovrà creare una vera e propria vetrina dei prodotti locali, favorendo la crescita di un mercato permanente per la commercializzazione diretta al dettaglio di prodotti agricoli ed enogastronomici da parte dei piccoli produttori, sul modello dei farmer’s market, anche attraverso apposite sovvenzioni verso i soggetti che intendono recuperare quote di mercato perse durante il periodo emergenziale.
Una ripresa del comparto produttivo ed economico passa necessariamente dalla valorizzazione delle eccellenze del territorio, presenti in larga misura in molti settori produttivi (agricoltura, artigianato, commercio, cultura e turismo). Oggi più che mai è importante sfruttare le potenzialità del web, supportando le attività del nostro paese nella promozione e/o vendita dei propri prodotti e servizi online (es. un e-commerce dedicato alla vendita dei fischietti; un sito web dedicato alla promozione del nostro paese e delle attività presenti sul territorio).
Mobilità sostenibile
Non può più essere procrastinata! È necessaria l’adozione di misure straordinarie, anche in via sperimentale, per migliorare la mobilità urbana ed extraurbana. Abbiamo l'obbligo morale di garantire un’alternativa all’uso massivo delle auto private, anche in considerazione delle evidenze scientifiche, che attribuiscono il pericolo di una maggiore diffusione del virus ai livelli elevati di inquinamento atmosferico da smog (Università di Bologna, Università di Catania, Dipartimento di biostatistica dell’Harvard T.H. Chan School of Public Health, Boston).
Una delle soluzioni, già adottata da numerose città in Italia e all’estero, è quella di promuovere e sostenere l’uso della bicicletta e dei monopattini per gli spostamenti. Soluzione in grado di garantire il mantenimento delle distanze, abbattere significativamente la produzione di smog, rafforzare il sistema immunitario e migliorare l’ossigenazione e la respirazione.
Ciò è possibile, ad esempio, prevedendo l’utilizzo di parte della carreggiata per delimitare in via sperimentale apposite corsie ciclabili temporanee con l’utilizzo di segnaletica anche di tipo mobile, come cordoli o barriere prefabbricati, per collegare punti d’interesse locale (uffici, scuole, aziende).
Si potrebbero concedere incentivi per l’acquisto di biciclette, elettriche o muscolari, nonché di monopattini, ed assegnare rimborsi economici per chi utilizza la bicicletta per i propri spostamenti all’interno del confine urbano, sulla base del chilometraggio percorso (attraverso un bando che riprenda quanto attuato dal Comune di Bari nell'ambito del Programma M.U.V.T.).
Andrebbe verificata, inoltre, la possibilità di far partire finalmente il progetto “bike sharing”, dolorosamente rappresentato dagli stalli da tempo rimasti deserti in vari punti del paese. Si potrebbe pensare alla concessione di agevolazioni tributarie agli esercenti che garantiscono sconti ai clienti che usano la bicicletta per fare acquisiti, nonché a campagne di sensibilizzazione per promuovere l’uso della bicicletta e gli spostamenti pedonali. A questo scopo sarebbe determinante il coinvolgimento delle Associazioni (biker) presenti sul territorio, il cui apporto di esperienze e cultura agevolerebbe una sorta di “processo culturale” verso un nuovo modo di intendere la mobilità.
In altre realtà cittadine si stanno sperimentando le cosiddette piste ciclabili “pop up”, ovvero itinerari provvisori ricavati rapidamente per consentire spostamenti sostenibili e sicuri. Molti di questi percorsi vengono ricavati attraverso l’ampliamento dei marciapiedi, l’istituzione di nuove Zone a Traffico Limitato o semplicemente tracciando i percorsi direttamene sull’asfalto. A tal proposito, sarebbe interessante approfittare della necessità di realizzare rapidamente percorsi riservati alle due ruote per accelerare l’implementazione delle previsioni del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) comunale e metropolitano. Puntando soprattutto verso l’uso della bicicletta elettrica, quale mezzo ideale per il “social distancing”.
Ovvio che tale innovazione non è compatibile con i tempi lunghi della burocrazia, pertanto, uno strumento alternativo adottabile potrebbe essere quello di coinvolgere le professionalità presenti sul territorio, attraverso una Call, a titolo gratuito, con l’intento di far crescere il senso di comunità.
Periferie in Rete
La carenza di copertura della rete Internet nelle periferie e nelle contrade della città crea nuove disuguaglianze nell’accesso alla democrazia digitale e rischia di compromettere l’efficacia educativa della didattica a distanza, oltre a limitare il diffondersi dello smart working e dei servizi digitali a favore della cittadinanza. Il Sindaco deve perciò cogliere l’opportunità pandemica, non solo per potenziare il segnale (come già si sta facendo), ma anche per estendere la copertura della rete wi-fi comunale alle periferie e alle contrade.
Per una maggiore sicurezza, sarebbe opportuno realizzare la ricarica delle batterie delle telecamere di sorveglianza con pannelli solari, evitando ulteriori spese a carico del Comune per interventi di sostituzione e, soprattutto, garantendo l’efficienza ed affidabilità del sistema.
Misure sociali
Un piano integrato di interventi delle politiche sociali non può non tener conto delle nuove emergenze: oltre alle misure di solidarietà già attivate, occorre istituire uno sportello antiusura, per sottrarre dalla morsa dell’indebitamento le tante persone che rimangono vittime di questo reato, come tra l'altro azioni che contrastino il gioco d'azzardo che, in momenti di difficoltà economica, può rappresentare una pericolosa illusione.
È di estrema urgenza, inoltre, potenziare i centri antiviolenza, in una fase in cui le pareti domestiche rischiano di trasformarsi in gabbie mortali. Interventi mirati vanno rivolti alle famiglie con disabili e alle persone fragili, attivando servizi e strutture in grado di dare sollievo ad una condizione sociale e psicologica già particolarmente complessa per tutti.
È necessario ufficializzare un report periodico e trasparente sull'entità delle donazioni pervenute sul conto corrente del Comune dedicato all'emergenza, ovvero della Protezione Civile.
In questo periodo dobbiamo rivolgere la nostra attenzione ai bambini e ragazzi. Un intervento utile per loro sarebbe avviare centri estivi, organizzati in spazi aperti, per consentire a piccoli gruppi di svolgere attività educative, ludiche e sportive, organizzate direttamente dal Comune o da cooperative sociali, parrocchie, associazioni sportive, socio-culturali e del terzo settore, già presenti ed operanti su Rutigliano. Centri facilmente raggiungibili a piedi o con minimi spostamenti, accessibili in autonomia e con acceso per bambini e ragazzi con disabilità, prossimali ad un luogo chiuso attrezzato per la fruizione di servizi igienici nei periodi più caldi o di maltempo.
Per i più piccoli, fascia di età 0-6, si potrebbe favorire l’attivazione di tali attività nelle strutture già dedicate, tipo asili nido, scuole dell’infanzia, servizi educativi integrati, dotati di giardini e spazi all’aperto.
Conservare il servizio a domicilio per anziani, disabili, persone sole o persone che hanno necessità di sostegno anche nelle attività quotidiane, come donne in attesa o neo mamme, certamente renderebbe un valido aiuto a numerosi cittadini, riducendo, nel contempo, il traffico veicolare e la frequentazione di negozi, farmacie e uffici postali. Il servizio potrebbe essere attivato tramite strumenti telematici o telefonicamente da un unico soggetto convenzionato (es. associazioni presenti sul territorio), e posto a costo zero per l’utenza.
Scuole
La messa in sicurezza delle scuole rimane un problema di primaria importanza. Il Comune deve utilizzare questo tempo di sospensione dell’attività didattica per l’emergenza Coronavirus, per realizzare tutti gli interventi necessari a riaprire in sicurezza le scuole il prossimo mese di Settembre.
L’Ente deve predisporre un piano per la ricollocazione delle attività delle istituzioni scolastiche ancora a rischio, ma anche per la generale necessità di spazi alternativi o integrativi per il prescritto distanziamento sociale, valutando, altresì, la possibilità di organizzare l’utilizzo in sicurezza degli spazi esterni.
Urbanistica – Edilizia Privata
La rigenerazione urbana dovrà passare attraverso la riduzione del consumo di suolo, il riuso di immobili, la messa in sicurezza idrogeologica del territorio, adottando progetti innovativi a basso costo, come l’urbanismo tattico, e rivolti al recupero di spazi pubblici da offrire alla nuova socializzazione, partendo proprio dal cuore del paese: il Borgo Antico.
Sarà possibile attraverso il potenziamento degli uffici preposti all'esame ed approvazione dei progetti, con interventi mirati allo snellimento delle procedure di rilascio delle autorizzazioni edilizie, nel rispetto delle norme di legge, nonché attraverso la revisione di modalità di pagamento degli oneri di urbanizzazione, ampliando la possibilità di rateizzazione dei pagamenti senza addebito di interessi.
Regolamenti
Bisogna portare al più presto all’approvazione del Consiglio Comunale il Regolamento delle sale gioco, volto a prevenire e contrastare le ludopatie; il Regolamento per l’amministrazione condivisa dei Beni Comuni, per attivare “patti di collaborazione” con i cittadini; il Regolamento per l'erogazione dei contributi economici di natura sociale; il Regolamento della biblioteca comunale. Alcuni di questi già esaminati e discussi all'interno delle relative commissioni consiliari.