Osservazioni su variante al PRG
In riferimento alla variante al PRG che verrà discussa nel Consiglio Comunale odierno, abbiamo inviato le seguenti osservazioni ai membri del Consiglio, al Sindaco e all'Assessore all'Urbanistica.
Gli Attivisti dell’Associazione Rutigliano 5 Stelle, favorevoli al contenimento del consumo del suolo e al riutilizzo del suolo edificato, prendendo atto dell‘inserimento all’ultimo momento (E SENZA I PRESCRITTI MOTIVI DI URGENZA) all’odg dell’odierno consiglio della proposta di variante al P.R.G. rammentano a tutti i consiglieri comunali l’applicazione dei principi di cui alla sotto esposta normativa.
L'attuale normativa nazionale e regionale nonché le linee guida europee non permettono la crescita delle abitazioni a discapito della campagna, o meglio dissuadono gli Enti locali dalla crescita cementizia del paese allargando il territorio urbano a discapito del patrimonio paesaggistico della campagna.
Basta leggere lo “Scenario Strategico” del “Patto Città-Campagna” (Piano Paesaggistico Territoriale Regionale in breve P.P.T.R.) per avere un’idea chiara della cultura urbanistica attuale in tema di paesaggio e le differenze tra campagna urbanizzata e campagna abitata.
Premesso quanto sopra, nell’entrare nello specifico della proposta di Variante Urbanistica, gli Attivisti sollevano alcune perplessità e suggeriscono al Consiglio Comunale di fare proprie quanto meno le seguenti osservazioni:
- la superficie minima del lotto edificabile di 5.000 mq. appare troppo ridotta per la realizzazione dell'abitazione rurale che sicuramente sarà di 110 mq. (con l'asservimento dei terreni agricoli); a parer nostro l'ideale di lotto minimo sarebbe il vignale (6.600 mq.) in quanto lo stesso è il terreno minimo che un agricoltore rutiglianese possiede per la coltivazione;
- eliminare l'asservimento dei terreni agricoli da parte di Comuni confinanti creerebbe molteplici problematiche sotto l'aspetto urbanistico in quanto si “trasferirebbe” la volumetria di altri Comuni nel territorio rutiglianese con la possibilità di creare difficoltà oggettive, sia nell'istruttoria del Permesso di Costruire, che di tipo procedurale se l'Atto di Asservimento (a firma di Notaio o del Segretario Generale) non sia completo in termini di chiarezza e completezza;
Nel richiamare il citato Patto Città Campagna (PPTR 4.4.3) per avere l'idea di quello che deve essere lo spirito della variante che possa proporre ed incentivare le tipologie abitative di reale contesto agricolo mediante l'utilizzo di edilizia rurale, si riportano le definizioni di:
- campagna urbanizzata: costituisce la proliferazione di funzioni urbane decontestualizzate e disperse negli ultimi decenni nello spazio rurale (villette, capannoni, centri commerciali, ecc) a bassa densità, costitutiva dello sprawl urbano della città diffusa. Il PPTR affronta le forti criticità di questa forma di urbanizzazione proponendo di bloccare l’ulteriore occupazione di suolo agricolo, la rigenerazione dei tessuti per integrarli nel contesto rurale oppure connetterli alla città purché diventino ecocompatibili.
- campagna abitata: al contrario della campagna urbanizzata si tratta di diffusione di tessuti produttivi e abitativi legati al mantenimento di un rapporto con le attività agricole, mantenendo un forte legame funzionale fra città e campagna (modello fortemente presente ad esempio in Val d’Itria). Per questi territori il PPTR propone il mantenimento delle modalità di costruzione fisica e sociale del legame della comunità residenziale con le attività agro-silvopastorali; la protezione della qualità dell’insediamento agricolo diffuso, dotando di servizi e infrastrutture i borghi, sostenendo gli interventi sull’edilizia rurale e in pietra a secco, favorendo le attività agrituristiche.
Invitando a privilegiare modelli di campagna abitata piuttosto che di campagna urbanizzata e confidando nella sensibilità e nella responsabilità di codesto Spett.le Consiglio Comunale si porgono distinti saluti.
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