sabato 11 novembre 2017

08/11/2017

ACCOGLIENZA RICHIEDENTI ASILO, PARTE 2: RISPOSTA ALL’ASSESSORE TAGARELLI

Gentilissimo Assessore Tagarelli,
in riferimento a quanto da Lei comunicato in risposta alla nostra richiesta di informazioni circa i provvedimenti intrapresi o che l’Amministrazione Comunale intende intraprendere sulla presa in carico della situazione "richiedenti asilo", la scrivente Associazione si  trova a segnalare diverse perplessità: 
-         La prima nasce dalla necessità di capire a quali tipi di "procedimenti" fa riferimento nella sua nota, quando riporta che “negli ultimi procedimenti, non sono pervenute manifestazioni di interesse da parte di enti gestori" considerato che negli ultimi mesi diversi Comuni hanno attivato progetti SPRAR tramite bandi pubblici che hanno avuto esito positivo (vedi Bari con ben due progetti, Adelfia, Bitonto, Sannicandro di Bari). Inoltre, non risulta che il Comune di Rutigliano abbia attivato alcun bando o procedura nell’ottica della realizzazione di un progetto di accoglienza, pertanto ci si chiede come si possa avere certezza che nessuna cooperativa sarebbe o sarebbe stata interessata a tale progetto. 

-          La seconda perplessità riguarda invece quanto da Lei asserito circa "la difficoltà del terzo settore nel reperire strutture adatte e nel gestirle dal punto di vista economico". Anche in questo caso, ci si chiede se sia stata effettivamente sondata la disponibilità di eventuali strutture sul nostro territorio, considerato che l’art.20 c.1 del Decreto del 10 Agosto 2016, prevede la possibilità di avvalersi di strutture residenziali e di civili abitazioni. A tal proposito le ricordiamo che, in caso di mancata progettazione da parte dei Comuni, il Prefetto, in situazione di estrema urgenza (come quella che stiamo vivendo), può predisporre la realizzazione di centri di accoglienza, ricorrendo a procedure di affidamento diretto (art.11 decreto legislativo n.142/2015), anche in strutture private. Per quanto riguarda la gestione economica, i progetti SPRAR potrebbero essere finanziati anche fino al 95% del costo complessivo del progetto. 
-         Inoltre, con riferimento alla possibilità da Lei prospettata di attuare una soluzione d’ambito con i Comuni di Mola di Bari e Noicattaro, le ricordiamo che l’art.7 c.1 del Decreto del 10 Agosto 2016 dispone che “La capacità recettiva in ciascuna struttura di accoglienza non può, di norma, superare i sessanta posti e, in ogni caso, deve evitare eccessive concentrazioni”. A questo si aggiunga che la clausola di salvaguardia si applica nella misura in cui il numero di posti SPRAR soddisfi la quota di posti assegnata (a ciascun Comune) dal Piano Nazionale di ripartizione richiedenti asilo e rifugiati. Considerando che le quote assegnate ai tre Comuni dell’Ambito superano complessivamente le 250 unità, risulterebbe quindi comunque necessario ricercare più di una struttura in modo tale da soddisfare la norma citata ed allo stesso tempo usufruire della clausola di salvaguardia. 
-       In ultimo, la scrivente Associazione, inoltre, sarebbe interessata a conoscere  quali criticità comporti  la  “situazione palpabile ma non rilevabile in tema di integrazione di migranti (in maggioranza albanesi)”, sottoposta all’attenzione del Prefetto nell’incontro da lei citato. E soprattutto, se così fosse, quali azioni questa Amministrazione può dire di aver intrapreso per la presa in carico di questa situazione e la risoluzione delle criticità
La realtà del migrante richiedente asilo, tutelato dall’articolo 10 della Costituzione Italiana, ha poco a che fare con il riferimento ai migranti di natura economica. 
Così come già rappresentato nella missiva precedente, la nostra Associazione chiede a questa Amministrazione un atto di civiltà e umanità nel considerare i bisogni e le necessità che i migranti portano con sé. Riteniamo che sia importante gestire questo fenomeno e non subirlo, sottostando alle decisioni ed alle scelte prese da altri Enti: è quanto mai necessaria una progettualità seria nella presa in carico di questa problematica per garantire una crescita armonica della collettività rutiglianese nel progetto di integrazione dei migranti che dovranno essere assegnati al nostro Comune.
A tal proposito, le ricordiamo che il Comune di Noicattaro ha già attivato un percorso di partecipazione e di coinvolgimento dei cittadini per informare sulle possibili soluzioni e sugli scenari che possono delinearsi sulla base delle scelte di ciascun Comune.
Certi della Sua sensibilità al problema e nella speranza che riesca a coinvolgere l’intera Amministrazione in un percorso di coinvolgimento dei cittadini, Le porgiamo cordiali saluti.

Rutigliano, 8 Novembre 2017   
                                                       Associazione Rutigliano 5 Stelle

Richiesta Ass. Rutigliano 5 Stelle su accoglienza migranti: Richiesta-Su-Accoglienza-Migranti
Risposta dell'Assessore Tagarelli: Risposta-Assessore-Tagarelli-su-progetto-SPRAR
Risposta all'Assessore Tagarelli: Risposta-All-Assessore-Tagarelli-Su-Sprar

sabato 4 novembre 2017

3/11/2017

Un progetto di educativa di strada 

per il centro storico

Viste le crescenti tensioni tra un gruppo di ragazzi ed i residenti del centro storico, abbiamo proposto all’Amministrazione di attivare al più presto un progetto di educativa di strada.
L'educativa di strada prevede l'attivazione di interventi a favore di preadolescenti ed adolescenti svolti da educatori specializzati direttamente nei luoghi di vita e di aggregazione spontanea dei ragazzi. Le azioni sono finalizzate alla conoscenza dei gruppi informali presenti sul territorio per favorirne l'ascolto e la consulenza e prevenire possibili situazioni di rischio. 
Il servizio di educativa di strada affronta con i ragazzi problematiche proprie della fase dell'adolescenza, previene i comportamenti a rischio, informa, orienta e accompagna i ragazzi in difficoltà verso i servizi specialistici territoriali, promuove la convivenza e lo scambio tra generazioni diverse. In particolare vengono progettati e organizzati insieme ai ragazzi ed alle associazioni del territorio laboratori ed eventi per promuovere un maggiore senso di appartenenza e responsabilità verso la comunità, vengono realizzate attività d'informazione sulla multicultura, l'educazione sessuale, il bullismo, le dipendenze.
Nei progetti di educativa di strada, gli educatori possono porsi come facilitatori nei rapporti tra i gruppi spontanei di adolescenti e i cittadini residenti, intervenendo in specifiche e critiche situazioni di conflitto al fine di promuovere la cittadinanza attiva, migliorando la convivenza e la collaborazione tra adulti e adolescenti per la creazione di una comunità più solidale.
Il Comune di Casamassima ha impegnato circa 13.000 € per attivare un progetto triennale di educativa di strada, più o meno la stessa cifra che il nostro Comune ha speso per l'evento "Figuli".
Quali saranno le priorità dell’Amministrazione Romagno per il prossimo futuro?!?

Leggi la nostra proposta: Proposta-Progetto-Educativa-Di-Strada

mercoledì 11 ottobre 2017

11/10/2017

Il Sacro RomaGno Impero: Ci siamo? Ora rimandiamo!!!


Correva l’anno 2011 quando a Rutigliano approdò la raccolta differenziata porta a porta.
Un grande passo avanti per la nostra comunità che, tuttavia, deve convivere tuttora con rifiuti abbandonati per il paese e nelle campagne circostanti.
Una situazione frutto di anni di immobilismo da parte delle Amministrazioni Romagno 1 e 2, che nulla hanno fatto per contrastare questa criticità e ristabilire il decoro urbano.

Finalmente negli ultimi due mesi ha cominciato a muoversi qualcosa, probabilmente sulla scorta delle tantissime lamentele dei cittadini, dell’intraprendenza di altri Comuni e, perché no, magari delle denunce e delle pressioni della nostra Associazione (leggi qui http://rutigliano5stelle.blogspot.it/2017/03/29032017-le-nostre-proposte-per.html, http://rutigliano5stelle.blogspot.it/2017/08/07082017-vogliamo-un-paese-decoroso-e.html).
Ci sono voluti ben 7 anni per vedere un rialzo delle sanzioni per violazioni inerenti il decoro urbano, l’igiene urbana, nonché l’abbandono dei rifiuti.


All’indomani di tale decisione, dalla pagina Facebook dell’Assessorato all’Ambiente ed all’Agricoltura del Comune, l’Assessore tuonava: “gli irriducibili che abbandonano i rifiuti hanno le ore contate” e condivideva l’articolo apparso sulla Gazzetta del Mezzogiorno dal titolo “Dal Comune sanzioni aspre per chi abbandona i rifiuti – La Giunta alza il tiro in attesa del sistema delle video trappole”, dispositivi in realtà già pagati da un anno.
Nel Novembre 2015, infatti, veniva aggiudicata la fornitura di un sistema di video trappole alla ditta SIT di Noci. Peccato che alla nostra richiesta di chiarimenti del Luglio 2016 (leggi qui http://rutigliano5stelle.blogspot.it/2016/07/27072016-29-telecamere-nessun-controllo.html) sull’effettivo funzionamento del sistema di videosorveglianza presente nel nostro paese, il Comandante di Polizia Municipale rispondeva che sarebbe stato possibile visionare i filmati solo a seguito di segnalazione delle violazioni commesse.
In buona sostanza, mancava un regolamento specifico per la disciplina della videosorveglianza in territorio comunale; quindi, nessuna segnalazione, nessuna visione dei filmati. Nel frattempo, altri 47.500 € venivano spesi inutilmente per pagare la fornitura e l’installazione delle suddette telecamere.

Finalmente nel Settembre 2017, 14 mesi dopo l’installazione delle ultime telecamere acquistate e dopo aver speso più di 125.000 € per un sistema mai entrato realmente in funzione, i nostri Amministratori hanno compreso che, per far funzionare effettivamente il sistema di videosorveglianza, fosse necessario un regolamento. Così, probabilmente bypassando le prerogative del Consiglio Comunale, il Sindaco ha firmato un “Decreto di nomina del responsabile del trattamento dati personali …” che ha tutto l’aspetto di un mini – regolamento sulla videosorveglianza.

Non è mai tardi per iniziare e la strada intrapresa è quella giusta. Ora staremo a vedere se verrà percorsa con convinzione e senza ulteriori perdite di tempo: informare pubblicamente i cittadini sull’aumento delle sanzioni, applicarle severamente, pubblicare sui Social i video delle foto-trappole (debitamente oscurati, così come stanno facendo altri Comuni) potrebbero essere i primi passi per far comprendere agli incivili che a Rutigliano finalmente si fa sul serio. RUTIGLIANO PULITA SUBITO!

giovedì 21 settembre 2017

21/09/2017

ACCOGLIENZA RICHIEDENTI ASILO: QUALI PROSPETTIVE PER RUTIGLIANO?


A causa dei fenomeni migratori, il Ministero dell’Interno e l’ANCI hanno condiviso un Piano Operativo che consente una distribuzione di migranti più equilibrata e sostenibile tra le diverse realtà locali, grazie alla definizione di un numero di presenze rapportato alla popolazione di ogni singolo Comune.
Tutti gli Enti Locali sono tenuti a partecipare al piano di ripartizione (a Rutigliano dovrebbe spettare l’accoglienza di 66 migranti). 
Le modalità di intervento per l’accoglienza sono di due tipologie: gli SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) ed i CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria).

SPRAR E CAS: DIFFERENZA E VANTAGGI
A differenza dei CAS, i quali forniscono ai richiedenti asilo solamente vitto e alloggio, gli SPRAR attivano un percorso di integrazione dei migranti. Aderendo alla rete SPRAR si attiva la clausola di salvaguardia che rende esenti i Comuni che appartengono alla rete SPRAR o che abbiano già manifestato la volontà di aderirvi, dall’attivazione di ulteriori forma di accoglienza.
I progetti SPRAR, inoltre, usufruiscono di risorse finanziarie da rendicontare e, quindi, sono più trasparenti rispetto ai CAS per i quali “non c’è trasparenza nemmeno sul numero dei posti attivati” (cit. Laura Liberto dell’Associazione Cittadinanzattiva)
Infine in mancanza di attivazione dello SPRAR, il Ministero dell’Interno potrebbe imporre d’ufficio l’attivazione di un CAS anche requisendo immobili di proprietà pubblica o creando tendopoli.

QUALI PROSPETTIVE PER RUTIGLIANO?
Nonostante si siano tenute riunioni tra Prefetto, Presidente dell’ANCI e Sindaci dell’area metropolitana per illustrare il piano di accoglienza dei migranti, e nonostante la prossima scadenza per l’adesione alla Rete SPRAR sia quella del 30 settembre 2017, ad oggi l’Amministrazione Comunale non ha ancora dato indicazioni sul proprio orientamento in materia di politiche di accoglienza dei migranti!
Siamo convinti che il tema dei migranti vada “governato” e non “subìto”, pertanto abbiamo chiesto:
- Se siano previste politiche di accoglienza ed in particolare se il Comune di Rutigliano intenda attivarsi per candidarsi a progetti SPRAR di prossima scadenza;
- Se nell’ambito delle riunioni svoltesi, la Prefettura di Bari abbia dato indicazioni al Comune di Rutigliano in merito a tempistiche e possibili scenari;
- Di attivare percorsi di sensibilizzazione e di confronto costruttivo per far comprendere a tutta la cittadinanza l’importanza di realizzare un gesto di responsabilità e solidarietà come l’accoglienza dei richiedenti asilo.

Leggi la nostra richiesta: Richiesta-Su-Accoglienza-Migranti

venerdì 15 settembre 2017

13/09/2017

FACCIAMO LUCE SU VIA CELLAMARE!

Solitamente i cittadini pagano le tasse e gli Enti provvedono ai servizi e ai bisogni di tutti. A Rutigliano spesso non funziona così.
In via Adriatico hanno dovuto attendere circa trent’anni per vedere la propria strada asfaltata, in via Cellamare le operazioni di gara per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria sono ferme da più di otto mesi.
Nonostante buona parte delle abitazioni del Piano Particolareggiato di via Cellamare risultino già ultimate e vendute, permane una situazione di degrado e abbandono cominciata ancor prima che i residenti prendessero dimora nelle proprie case.
La situazione è diventata insostenibile negli ultimi mesi: all’area attrezzata completamente vandalizzata ed ai rifiuti abbandonati, si sono aggiunti incendi e furti nelle abitazioni.
Oltre a garantire ai residenti il diritto di vivere in un ambiente decoroso, salubre e sicuro, la realizzazione delle opere di urbanizzazione in questione, ed in particolare della viabilità principale, andrebbe a snellire notevolmente il traffico di via Noicattaro, offendo un percorso alternativo verso via Adelfia.
Abbiamo chiesto perciò di conoscere le motivazioni alla base di quella che parrebbe una sospensione delle operazioni di gara e l’orientamento dell’Amministrazione circa la ripresa dell’iter per l’aggiudicazione.
Nella speranza che si faccia finalmente luce su via Cellamare, abbiamo trasmesso la nostra richiesta anche ai Consiglieri Comunali affinché possano farsi promotori di interrogazioni in tal senso nelle opportune sedi.
Se davvero la sospensione della gara d’appalto è dovuta alla volontà di dare precedenza ad altre due gare (così come dichiarato dall’ufficio tecnico alla testata giornalistica Rutiglianoonline), ci aspettiamo che l’Amministrazione provveda in tempi breve a riprendere l’iter di aggiudicazione.

Leggi la nostra richiesta: Richiesta-via-Cellamare

sabato 9 settembre 2017

08/09/2017
OSSERVAZIONI SUL DPRU "RICUCIRE I MARGINI - SUPERARE LE MARGINALITÀ

La Regione Puglia si è dotata da tempo di strumenti normativi atti a promuovere la rigenerazione urbana ed a porre il cittadino al centro di questo processo; la Legge Regionale n. 21 “Norme per la Rigenerazione Urbana” è del 2008 e la finalità del Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana è proprio quella di rappresentare il compimento della volontà dell’Amministrazione Comunale di costruire dialogo e confronto con la comunità locale.

La redazione del DPRU, inoltre, è una precondizione essenziale per poter accedere ai bandi regionali per la riqualificazione urbana a valere sul PO PUGLIA FESR 2014-2020. Probabilmente, se non ci fosse stato questo vincolo, i nostri Amministratori avrebbero continuato a “progettare” interventi a seconda delle opportunità di finanziamento e a seconda dei termini per non perdere i finanziamenti acquisiti, in mancanza di una seria programmazione degli interventi sul territorio (ad esempio, il Palacultura inserito nel Parco Urbano unica “location” fruibile per non perdere il finanziamento del Patto Polis, la decisione di abbattere il Mercato Coperto forse anche a causa del mancato finanziamento dell’intero costo preventivato in sede di Open call a valere sul Bando Periferie della Città Metropolitana di Bari). 

È desolante leggere nel documento che “L’ultimo atto organico di pianificazione approvato a Rutigliano è del 1999”, il che vuol dire che sia nei 10 anni a guida Di Gioia che negli 8 a guida Romagno non sia mai stato redatto un documento per fare il punto sulle criticità da affrontare e/o per costruire una strategia di riorganizzazione della città e di miglioramento delle condizioni di vita dei suoi abitanti.

Inoltre, non è solo importante raccontare (pag. 30) che il nostro territorio ha vissuto una concreta esperienza di rigenerazione con il P.I.R.P. localizzato nell’area urbana a sud est: sarebbe stato opportuno esaminare il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano non solo in termini di realizzazione delle opere ma soprattutto di fruibilità attuale delle stesse (Campetto Via Favale abbandonato, Verde attrezzato abbandonato, Piazza Aristotele e Piste Ciclabili) quantomeno per imparare dagli errori fatti in passato.  In questo documento, infatti, manca, a nostro avviso, proprio l’analisi di queste criticità sebbene siano emerse dai (pochissimi) questionari inviati dai cittadini.

Non può, quindi, che stigmatizzarsi l’enorme ritardo, la frettolosità e l’approssimazione con cui questa Amministrazione, incapace di programmare per tempo la Redazione del DPRU, nonostante l’enorme ritardo con cui la Regione Puglia abbia provveduto a pubblicare bando regionale relativo alla riqualificazione urbana sostenibile, abbia provveduto ad attivare una “costruzione dal basso” del processo di Rigenerazione Urbana.

Dieci anni dalla pubblicazione della Legge Regionale senza prendere iniziativa, ed 11 giorni per ascoltare “attivamente” gli abitanti “veri conoscitori del territorio” e “patrimonio conoscitivo fondamentale per la redazione di programmi e dei progetti di rigenerazione urbana”.

Il percorso che avrebbe portato alla redazione del DPRU, infatti, è stato presentato il 19 giugno u.s. e si è concluso con il forum del 30 giugno e la consegna dei questionari da parte di cittadini e associazioni.

I risultati della partecipazione sono sotto gli occhi di tutti, ben evidenti grazie alle fotografie allegate al DPRU: mai più di 20 partecipanti per volta nei 3 incontri con i cittadini (escludiamo la presentazione del DPRU, ovviamente), nessuna attività documentata all’aperto, nelle piazze, nei quartieri per ottenere il coinvolgimento reale dei cittadini, né traccia della pubblicazione dei verbali che “hanno consentito di tenere costantemente informati (ndr. per ben 11 giorni) i cittadini sull’evoluzione del processo partecipativo” sul sito web del Comune (pag. 45 DPRU), scarsissimo utilizzo dei social media e questionario per i cittadini NON EDITABILE on line. I questionari raccolti, infatti, sono stati 18.

Senza avere la pretesa di giudicare il lavoro dei gruppo di tecnici cui è stata affidata la redazione del DPRU, appare evidente l’abisso con il percorso partecipativo messo in atto in altri Comuni del barese: Cassano nel 2015 ha raccolto circa 400 questionari grazie agli stand tematici allestiti in diverse piazze del paese ed insieme ad Acquaviva (DPRU redatto nel 2014) hanno in corso l’aggiornamento dei Documenti Programmatici dei due Paesi per la presentazione della SISUS prevista dal Bando Regionale sulla Riqualificazione Urbana Sostenibile, i Comuni di Triggiano e Capurso che, privi del DPRU, hanno avviato un percorso di partecipazione per promuovere la rigenerazione di PARTI del territorio delle due città con attività nelle piazze e fra i cittadini documentate e partecipate.

Al di là della costruzione del percorso partecipativo e a parte la presenza di un piccolo refuso a pag. 11 (Patto Città – Campagna. Obiettivo 4 sub 4.5 – Aree rurali – Campagna Profonda: eliminare i riferimenti alle coltivazioni del Tavoliere/Capitanata/Subappennino Dauno/Nord Barese e Salento ed inserire quelle relative al nostro territorio), a nostro avviso, il DPRU ben individua i diversi ambiti da riqualificare; interessante appare la volontà, espressa nel Documento, di redigere un “Regolamento Comunale per guidare la partecipazione dei cittadini nella gestione degli spazi pubblici”  e la necessità di dotare il Comune della Carta dei Servizi Sociali al pari degli altri Comuni che compongono l’Ambito. 

Interessante sarà capire gli interventi che, per ogni singolo ambito individuato, si declineranno nei PIRU che dovranno, per norma, comprendere anche le modalità di gestione e di finanziamento (pubblico e privato) per l’effettivo funzionamento e la manutenzione degli spazi e dei servizi pubblici.

Rimane da comprendere una ultima questione, probabilmente la più importante di tutte: con quale criterio sono state scelte le aree da candidare al Bando Pubblico per la selezione delle Aree Urbane e per l’individuazione delle Autorità Urbane in attuazione dell’ASSE PRIORITARIO XII “Sviluppo Urbano Sostenibile” Azione 12.1 “Rigenerazione urbana sostenibile” del P.O.R. FESR- FSE 2014-2020 di imminente scadenza?

Le nostre osservazioni: Osservazioni-DPRU

lunedì 7 agosto 2017

07/08/2017

VOGLIAMO UN PAESE DECOROSO!

È l’unica volontà che trova concordi e partecipi TUTTI i cittadini di Rutigliano.
Di fronte alla principale criticità emersa negli ultimi anni nel nostro paese, l’Amministrazione è rimasta a guardare per tutto il tempo.

BASTA con gli atti di vandalismo impuniti!
BASTA con l'abbandono indiscriminato dei rifiuti!!
BASTA con il tutelare gli incivili a scapito di tutti i cittadini educati e rispettosi delle regole!!!

È ORA DI RISTABILIRE IL DECORO URBANO E DI PROTEGGERE LA COSA PUBBLICA
Che sia la fontanina della villa, la panchina del parco, le strade di accesso o qualsiasi angolo del paese nei cui pressi si crea periodicamente una discarica a cielo aperto.

È necessario che questa Amministrazione:

1. Approvi il regolamento per la disciplina della video sorveglianza;
2. Metta in funzione le telecamere già esistenti e/o si doti di microtelecamere mobili;
3. Elevi le sanzioni per l’abbandono dei rifiuti;
4. Denunci gli autori di atti vandalici alle autorità competenti;
5. Si doti della app decoro urbano (come richiesto da una petizione popolare consegnata a luglio 2014).

Ma è tanto difficile fare qualcosa che i cittadini chiedono?!?


giovedì 13 luglio 2017

07/07/2017

ANCORA UNA VOLTA NESSUNA RISPOSTA!

Nel 2013 è stato emanato un Decreto Interministeriale che, qualora applicato, semplificherebbe la vita dei braccianti agricoli che vengono impiegati in lavorazioni generiche e semplici (acinellatura, sfogliatura, ecc.) per meno di 50 giornate all’anno.

Per questi lavoratori, la norma prevede la possibilità, attraverso una convenzione fra Ente Bilaterale territoriale (composto dai sindacati dei lavoratori e delle imprese agricole) e ASL, di essere sottoposti gratuitamente ad una sola visita medica (preventiva e prima dell’assunzione) con il rilascio di un certificato medico con validità biennale che può essere acquisito da tutti i datori di lavoro convenzionati.
Anche gli adempimenti di informazione e formazione di questo personale possono essere assolti tramite il rilascio di appositi documenti certificati dalla ASL o dall’Ente Bilaterale.
Nella nostra Provincia questa soluzione non è stata ancora presa in considerazione, nonostante il gran parlare di politici, Associazioni Datoriali e Sindacati dei Lavoratori ed il regolare versamento di contributi agli Enti Bilaterali!!!
Nel mese di Aprile, il Sindaco di Noicattaro ha contattato tutti i Sindaci dell’area metropolitana di Bari affinché congiuntamente venisse richiesto al Prefetto di Bari l’istituzione di un tavolo tecnico che rendesse effettivamente operative le semplificazioni contenute nel Decreto.
Il Sindaco di Rutigliano e l’Assessore all’agricoltura NON hanno accolto tale invito.
Riteniamo che istituire un tavolo tecnico su un argomento così rilevante per la nostra comunità sia fondamentale, ancor di più alla luce della cosiddetta Legge sul Caporalato (L. n. 199/2016).
Pertanto abbiamo richiesto all’Amministrazione:
1) Di conoscere le motivazioni della mancata adesione all’iniziativa;
2) Di conoscere se siano state, eventualmente, intraprese altre azioni per l’ottenimento della reale applicazione del Decreto Interministeriale a tutela e salvaguardia dei braccianti agricoli e dei piccoli imprenditori agricoli.


lunedì 10 luglio 2017

08/07/2017

Piazza delle Regioni, una villetta family friendly!

In un convegno sulla famiglia ad inizio Aprile, l’Amministrazione presentava Rutigliano come una città Family Friendly e, alla presenza del Ministro Costa, si proponeva di proseguire il suo percorso in questa direzione. 
Spesso però la realtà non corrisponde alle belle parole: su segnalazione di un cittadino, abbiamo potuto constatare le condizioni in cui versa P.zza delle Regioni, una villetta che non può certo definirsi a dimensione di famiglia.
Abbiamo riscontrato e segnalato all’Amministrazione diverse criticità:
- Una panchina presenta un asse di ferro, che compone la seduta, pericolosamente rialzato;
- Presenza di ruggine sulle panchine e sulle ringhiere che delimitano la villetta;
- Muretti perimetrali in stato di dissesto, con ferri arrugginiti che fuoriescono pericolosamente;
- Due scivoli di ingresso completamente dissestati e pertanto difficilmente accessibili per i diversamente abili;
- Il marciapiede perimetrale della villetta presenta diversi punti in dissesto, che rappresentano un pericolo per i pedoni che vi transitano.
Ancora una volta, quindi, ci siamo trovati di fronte ad una zona (stavolta in pieno centro) trascurata da quest’Amministrazione che, anziché puntare su nuove e grandi opere, forse dovrebbe dedicare maggiore attenzione a curare e valorizzare gli spazi già presenti nel nostro paese.
Prendersi cura degli spazi pubblici, infatti, non significa solamente occuparsi della manutenzione del verde, ma garantire in toto il decoro urbano e la sicurezza dei luoghi.
Intervenire al più presto sulla villetta sarebbe una buona occasione per sostituire i fatti alle parole!

Leggi la nostra segnalazione: Segnalazione-Villetta-P.zza-Delle-Regioni







martedì 20 giugno 2017

20/06/2017

QUANDO SI VUOLE, TUTTO SI FA!

In vista della nostra iniziativa “Anniversario della panchina dismessa”, in onore delle panchine che per un anno sono state lasciate nel parco urbano completamente divelte, l’Amministrazione si è ricordata che dietro il Palacultura c’è tutta un’area verde, frequentata da tanti cittadini, ed ha provveduto nel farla rimettere a nuovo.
Dal giorno prima del nostro evento alla mattina stessa, abbiamo assistito ad un tour de force per attuare una serie di interventi: le due panchine dismesse sono state aggiustate, una panchina in pietra completamente spaccata in due parti è stata riparata (in modo molto approssimativo); il prato e l’erba tagliati e gli arbusti potati.
Quello a cui abbiamo assistito ha suscitato in noi sentimenti contrastanti.
Siamo felici perché abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo preposti: le panchine sono state finalmente riparate e si è provveduto alla manutenzione del verde. Abbiamo realizzato quest’evento per accendere i riflettori sulla situazione di degrado presente nel parco e lo abbiamo ritrovato come non lo avevamo mai visto in questi due anni.
Tuttavia allo stesso tempo siamo anche molto arrabbiati. Riteniamo che questo modo di agire dell’amministrazione rappresenti una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini. 
In due giorni, e solo in vista del nostro evento, si è provveduto a realizzare ciò che non è stato fatto per un anno intero. Le tempistiche di queste azioni dimostrano che spesso basta davvero poco per prendersi cura della propria comunità, ci vuole solo attenzione e volontà.
Questo modo di agire, intervenendo solo quando si è chiamati in causa per le proprie mancanze, denota ancora una volta una mancanza di programmazione nella gestione del paese. Probabilmente senza il nostro evento la situazione nel parco sarebbe rimasta immutata per chissà quanto altro tempo ancora. 
Così come probabilmente resteranno immutate le altre criticità presenti in quest’area. Solo per citarne alcune:
- la videosorveglianza inattiva (così come nel resto del paese) che permette di lasciare impuniti gli atti di vandalismo come la decapitazione della chimera, le scritte sui cestini e sui muri; 
- la mancanza di strutture adeguate per i tanti che cittadini che si recano nel parco per praticare attività sportiva (l’iniziativa “Rimettiti in forma” dello scorso anno si è rivelato il solito spot senza alcun risultato sul lungo termine); 
- la presenza di cani, che non avendo un’area a loro dedicata, vengono sguinzagliati nel parco (in particolare nell’area giochi per bambini, peggiorando le condizioni igieniche della stessa) creando preoccupazione tra i cittadini.
Visti i buoni risultati di questa nostra iniziativa, invitiamo i cittadini a continuare nel segnalarci problematiche e criticità (è possibile contattarci scrivendoci sulla pagina facebook “Rutigliano Cinque Stelle” o compilando l’apposito form per le segnalazioni presente sul blog www.rutigliano5stelle.it), magari anche con il prossimo evento riusciremo a smuovere l’Amministrazione!

sabato 27 maggio 2017

27/05/2017

PINUCCIO RISPONDI!

In occasione della manifestazione “Grappolo d’Argento”, svoltasi il 28 Aprile 2017 ed organizzata dal Comune di Rutigliano, alle spalle del tavolo dei relatori, comparivano due cartelloni pubblicitari che sponsorizzavano rispettivamente le aziende Syngenta e SIPCAM.
Si tratta di due multinazionali della chimica: il roll-up della Syngenta, non a caso, pubblicizzava tre specifici fitofarmaci. 
La scelta di questi due sponsor è decisamente discutibile, specie in una manifestazione volta a promuovere le innovazioni nella nostra agricoltura e, soprattutto, in un paese come Rutigliano dove l’utilizzo indiscriminato di fitofarmaci è, con buone probabilità, una delle cause di un tasso tumorale sopra la media.

Al di là di questi aspetti, nell’intervista rilasciata alla testata giornalistica locale Rutiglianoonline, il Vice Sindaco Pinuccio Valenzano non ha dato adeguati chiarimenti sulla tipologia di sponsorizzazione effettuata dalle due aziende nell’ambito della manifestazione. Dalle dichiarazioni rilasciate a Rutiglianoonline e riportate sull’articolo cartaceo dell’edizione del 20 Maggio 2017, emerge un’importante criticità: sebbene le aziende sopracitate abbiano dichiarato di aver partecipato alla sponsorizzazione dell’evento tramite un contributo in denaro, presso l’ufficio di ragioneria del Comune non risultano introiti relativi alle sponsorizzazioni nell’ambito della manifestazione.
I conti non tornano, specie se si considera che nella determina n.9 del 27/04/2017 (con la quale il Comune di Rutigliano ha impegnato la somma complessiva di 6.784,79 € per l’organizzazione e la realizzazione dell’evento “Grappolo d’Argento”) vengono impegnati 2.700 € per la realizzazione del premio del grappolo d’argento e, allo stesso tempo, la Syngenta ha dichiarato di aver destinato i soldi della sponsorizzazione come contributo proprio per il pagamento di una quota del premio!
Crediamo che l’Amministrazione Comunale ed il Vice Sindaco in primis debbano fare chiarezza su quanto accaduto. Pertanto abbiamo richiesto formalmente:
- Che venga fatta immediatamente chiarezza sulle sponsorizzazioni di Syngenta e SIPCAM nell’ambito della manifestazione “Grappolo d’Argento”;
- Di ricevere i documenti contabili che giustifichino l’incasso da parte del Comune di Rutigliano delle sponsorizzazioni;
- ai Consiglieri Comunali di farsi promotori di un’interrogazione nelle opportune sedi.

In caso di mancati chiarimenti in tempi brevi, la nostra Associazione si riserva di produrre un esposto denuncia alla Procura della Repubblica.




giovedì 18 maggio 2017

15/05/2017

Dopo le braccia, anche gli alberi...

In un’intervista rilasciata alla testa giornalistica locale Rutiglianoonline, subito dopo la caduta di un pino in via Mola nel Novembre 2014, l’Assessore all’Ambiente Giuseppe Valenzano affermava la volontà di intraprendere un percorso volto garantire la sicurezza delle alberature presenti sul territorio rutiglianese. Il suo Assessorato, diceva, “vuole portare avanti un percorso che punta all’attenzione all’ambiente, alla vivibilità e alla salubrità dell’ambiente”.
Il dott. Cacucci, presentato in qualità di supporto tecnico al Comune di Rutigliano per la manutenzione del verde, dichiarava che “…il comune di Rutigliano si sta occupando di monitorare la stabilità e la messa in sicurezza delle alberature”.
Da quell’intervista ad oggi, abbiamo assistito alla caduta di altri due pini in via Fiume, rispettivamente il 6 Marzo 2015 e l’11 Maggio 2017, e non ci sembra che siano state intraprese azioni volte ad agire sulle criticità presenti tra le alberature del nostro paese.
Eppure nell'elenco prezzi del contratto con la ditta Calisi, cui è stata affidata la manutenzione del verde pubblico, è previsto il servizio di “Analisi di stabilità con la tecnica V.T.A. (Visual TreeAssessment)” tramite il quale è possibile individuare gli alberi che presentano un elevato grado di pericolosità che vanno di conseguenza abbattuti (classe D), nonché le alberature che manifestano segni, sintomi o difetti gravi e necessitano perciò di interventi colturali, finalizzati alla riduzione del livello di pericolosità (classe C).
È necessario intervenire al più presto sulle alberature del nostro paese per salvaguardare la sicurezza dei cittadini e garantire una crescita adeguata agli alberi più giovani, evitando futuri abbattimenti.
Pertanto abbiamo chiesto:
- quali iniziative siano state intraprese per monitorare e/o mettere in sicurezza le alberature presenti sul nostro territorio;
- di ricevere la documentazione relativa ad eventuali iniziative di monitoraggio delle alberature;
- di effettuare, qualora non sia stata fatta, Analisi di stabilità con la tecnica V.T.A. sull’alberatura presente sul territorio di Rutigliano o quantomeno per le zone che presentano maggiori criticità;
- di provvedere all’abbattimento e/o ad intraprendere interventi specifici di manutenzione per quegli alberi che presentano situazioni di criticità;
- sulla base di quale diagnosi, successivamente alla caduta di un pino in data 11 Maggio 2017, siano stati abbattuti altri alberi in Pineta.

Quanti altri alberi dovranno cadere prima che quest’Amministrazione intervenga con delle serie azioni di monitoraggio e manutenzione delle alberature?!?

venerdì 5 maggio 2017

05/05/2017

Ex-mercato coperto: abbattere o riqualificare?

 Tanto decidono loro!

Durante l’incontro tenuto dall’Amministrazione il 30 Marzo 2017 per illustrare il progetto di riqualificazione di Piazza Manzoni (presentato nell’ambito del bando della Città Metropolitana “Periferie aperte”), si sarebbe dovuto discutere con la cittadinanza della possibilità di abbattere l’ex Mercato coperto per creare una nuova prospettiva all’intera area.
In realtà abbiamo assistito ad un discorso molto generico del Sindaco, il quale ha parlato di una parziale inagibilità dell’ex Mercato Coperto, dovuta addirittura ad un “evento fessurativo” causato da un evento sismico del 2002, per la quale si renderebbe necessario l’abbattimento della struttura
Eppure nel primo progetto di partecipazione al bando indetto dalla Città Metropolitana, risalente al Luglio 2016 – ma anche da una deliberazione del novembre 2015 -, si prevedeva la riqualificazione dell’intera zona di Piazza Manzoni, compreso l’ex Mercato Coperto. Il progetto successivo (Agosto 2016), invece, si limitava alla riqualificazione di P.zza Manzoni e delle aree circostanti, rinviando ad una fase successiva la riqualificazione e rifunzionalizzazione della struttura dell’ex Mercato coperto.
Le dichiarazioni del Sindaco sulla necessità di abbattere la struttura contraddicono quindi gli atti deliberati dalla sua Giunta, relativi ai progetti di riqualificazione.
Abbiamo chiesto pertanto una copia della documentazione tecnica attestante la citata “parziale inagibilità” dell’ex Mercato Coperto, per capire se stiamo andando incontro ad un ennesimo spreco di soldi pubblici o se l’abbattimento della struttura è davvero inevitabile.

Il Responsabile dell’Area Urbanistica del Comune ci ha risposto inviandoci una ordinanza di sgombero (risalente al 2002) degli uffici della sezione distaccata del Tribunale a seguito di un sopralluogo dell’ufficio tecnico, cui avrebbero dovuto seguire con urgenza dei saggi tecnici, a quanto pare, mai effettuati. Ma se la situazione era così grave (in realtà sebbene nel rapporto del responsabile tecnico si parli di quadro fessurativo in evoluzione, nello stesso viene escluso il pericolo di crollo immediato e si sollecitano interventi di consolidamento), perché questa struttura è stata messa nel dimenticatoio per 15 anni? E perché negli ultimi due anni è stata prevista la sua riqualificazione in due distinte deliberazioni?
Ad ogni modo, ancora una volta appare evidente la mancanza di chiarezza e programmazione di questa Amministrazione che, alla fine,  ha ricondotto la scelta di abbattere il mercato coperto alla volontà dei cittadini: nella premessa della  Delibera n. 40 del 21/04/2017, la Giunta Comunale  “condivide la proposta emersa nel corso dell’incontro circa la demolizione dell’attuale mercato coperto a fronte di una migliore soluzione progettuale nell’ambito del progetto di “riqualificazione di Piazza Manzoni e delle aree circostanti”  in quanto “ nel corso dell’incontro, tenutosi il giovedì 30 marzo 2017, promosso dall’Amministrazione Comune ed aperto a tutti i cittadini interessati a fornire un proprio contributo in merito al progetto per la “riqualificazione di Piazza Manzoni e delle aree circostanti " è emersa la volontà di demolire l’attuale mercato coperto in evidente stato di degrado tale da pregiudicare una valida riqualificazione dell’intera Piazza Manzoni, oggi oggetto d’intervento” .
La Giunta Romagno, quindi, ha messo in bocca ai cittadini, quella che in realtà è stata una sua scelta ben precisa: abbattere il mercato coperto.
Forse qualcuno dovrebbe spiegare a questa Amministrazione come si attuino dei veri percorsi partecipativi! 
Già da Gennaio gli Amministratori erano a conoscenza dell’avvenuta aggiudicazione del finanziamento e, sin da allora, avrebbero potuto avviare un confronto costruttivo con i cittadini.
Come sempre, invece, si è preferito scegliere la via più semplice: far finta di far scegliere ai cittadini per giustificare l’ennesima corsa al finanziamento senza alcuna programmazione. 

Non siamo in grado di comprendere se la strada intrapresa dall’Amministrazione Comunale sia la più opportuna o meno. Per poter decidere scientemente occorre, infatti, conoscere esattamente la situazione in cui si trova il mercato coperto, i costi dell’abbattimento e di quanto si vorrà costruire in suo luogo, il costo che si sarebbe dovuto sopportare per una riqualificazione e quale avrebbe potuto essere la destinazione di tale immobile recuperato. Insomma qualsiasi decisione relativa ad un intervento così importante avrebbe dovuto essere verificata all’interno del tessuto urbanistico circostante per cominciare a ragionare in una ottica di visione più ampia degli effetti prodotti da un intervento.
Stay tuned

Leggi la nostra richiesta: Richiesta-Mercato-Coperto

lunedì 3 aprile 2017

03/04/2017

PER LA RIAPERTURA DEFINITIVA DEL MUSEO SERVE UN PIANO DI GESTIONE ED UN’AMMINISTRAZIONE IN GRADO DI REALIZZARLO!

A seguito dell’apertura in pompa magna del Museo Archeologico con la mostra denominata “Restituzioni” ed al nostro comunicato “Tutti in bella mostra”, abbiamo ritenuto opportuno richiedere informazioni alla Soprintendenza Archeologica sui motivi che, al momento, non permettono l’apertura definitiva del museo.
La Soprintendenza ha risposto con una nota completa e dettagliata, nella quale sostanzialmente viene confermato quanto esposto dal nostro comunicato del 26 Gennaio 2017
Nello specifico viene chiarito quanto segue:
la mostra denominata “Restituzioni” è la riproposizione di fatto di “una mostra già presentata nel 2006 a cura della prof. Lia D’Amato, che esponeva le collezioni archeologiche consegnate da famiglie locali al Museo”;
la citata mostra “Restituzioni”, presentata con grandi autocelebrazioni da parte degli esponenti politici locali, “risulta di interesse limitato se paragonata alle potenzialità dell'archeologia del rutiglianese che sarebbe pienamente valorizzata dalla realizzazione del piano espositivo depositato tempo addietro dalla Soprintendenza presso il Comune e di cui si auspica la realizzazione”;
la Soprintendenza ha in più occasioni sottolineato “la necessità di definire formalmente i criteri di gestione del Museo con il richiamo anche alla necessità di impegni finanziari costanti per garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti e delle strutture allestitive non ricevendo significativi riscontri dalle diverse giunte comunali succedutesi nel tempo”;
non si è ancora giunti a determinazioni risolutive da parte del Comune in merito “all’imprescindibile tema della gestione del Museo da affidare, anche considerando ipotesi di esternalizzazione del servizio, a personale qualificato, requisito anche questo determinante alla luce delle disposizioni ministeriali in materia di trasferimento di beni archeologici demaniali presso sedi di enti locali”.

Dalla risposta della Soprintendenza emerge quindi la necessità di realizzare un piano di gestione del Museo ed affidarne la gestione a personale qualificato

Appare chiaro che l’attuale Amministrazione non abbia minimamente risolto il problema dell’apertura definitiva del Museo archeologico.
Pertanto abbiamo richiesto:
copia del piano espositivo e delle eventuali disposizioni attuative al piano stesso nonché alle disposizioni ministeriali in materia di trasferimento di beni archeologici demaniali presso sedi di enti locali.;
di dare prosieguo alle determinazioni necessarie all’affidamento definitivo del soggetto gestore del Museo Archeologico secondo le richiamate disposizioni della Soprintendenza e mediante attuazione del piano espositivo.

Abbiamo segnalato infine che, come affermato nella nota della Soprintendenza, i beni archeologici non potranno essere trasferiti al Museo Grazia e Pietro Di Donna sino a quando non saranno rispettate le disposizioni ministeriali in materia di trasferimento di beni archeologici demaniali presso sedi di enti locali.

Ancora una volta gli annunci e le celebrazioni di alcuni esponenti delle forze politiche di maggioranza, si sono rivelati l’ennesimo fumo negli occhi dei cittadini da parte di un’Amministrazione incapace di valorizzare seriamente e definitivamente il patrimonio culturale di Rutigliano!

giovedì 30 marzo 2017

29/03/2017
LE NOSTRE PROPOSTE PER CONTRASTARE L'ABBANDONO DEI RIFIUTI!
Il problema dell’abbandono dei rifiuti, sia nelle zone urbane che in quelle extra urbane, è diventato ormai una delle criticità più sentite dai cittadini di Rutigliano.
Abbiamo proposto una serie di iniziative che potrebbero costituire un approccio organico al problema dell’abbandono dei rifiuti.

1) RACCOLTA DEI RIFIUTI
Controllo della effettiva esecuzione di tutte le clausole inserite nel contratto con Gassi (ad esempio pulizia mensile del canale alluvionale, rifornimento sacchetti per deiezioni canine, pulizia mensile cestini gettacarte, sostituzione dei sacchetti dei cestini con cadenza giornaliera, pulizia giornaliera delle strade, pulizia e cancellazione scritte murarie segnalate da amministrazione, lavaggio e disinfezione punti critici con cadenza settimanale, distribuzione sacchetti per la carta);
Forme di incentivo alla raccolta differenziata da parte dei cittadini;
Sviluppare politiche volte ad incentivare il compostaggio domestico da parte dei cittadini rutiglianesi, nonché valutare la possibilità di praticare il compostaggio in loco. 

2) ATTIVITÀ DI EDUCAZIONE ALLA CIVILTÀ
Stimolo alla effettiva differenziazione con campagne di informazione e sensibilizzazione mirate agli anziani, alle casalinghe, agli scolari, magari promosse da associazioni presenti sul territorio (Scout, Masci,...);
Riattivazione del progetto “Mini Vigili” per stimolare e responsabilizzare i giovani cittadini al rispetto della legalità e del proprio territorio.

3) VIGILANZA SUL RISPETTO DELLE NORME DI RACCOLTA
Utilizzo EFFETTIVO della video sorveglianza nonché immediata approvazione di un Regolamento per la disciplina della videosorveglianza che definisca il trattamento dei dati personali, effettuato mediante l'attivazione di un impianto di videosorveglianza nel territorio comunale, gestito ed utilizzato dal Corpo di polizia locale;
Controlli in loco per le strade cittadine e rurali da effettuarsi attivando, attraverso l’Ufficio di Piano e sfruttando le risorse del RED, dei tirocini di inclusione sia a titolarità comunale che della ditta Gassi;
Controllo delle zone frequentate dai ragazzi di sera (stazione, muretti, ex-mercato coperto, ecc.);
Adozione di convenzioni (dopo aver espletato un regolare bando) con associazioni preposte (es. Anpana, ecc.) per garantire un maggior controllo sul territorio;
Verifica e controllo a campione fra nuclei familiari presenti in uno stabile e rifiuti conferiti settimanalmente anche per individuare nuclei residenti in abitazioni che non dispongono di regolare contratto di affitto o nuclei non censiti (anche questa attività potrebbe essere effettuata utilizzando i tirocini di inclusione).

4) ELEVAZIONE DI SANZIONI PER L’ABBANDONO DEI RIFIUTI che tengano conto del luogo in cui si abbandona e del materiale abbandonato; attraverso questi introiti potrebbero finanziarsi azioni finalizzate al recupero e allo smaltimento dei rifiuti abbandonati, con particolare riferimento ai rifiuti speciali.
Si potrebbero individuare le seguenti categorie con relative sanzioni diversificate:
- mancata raccolta delle deiezioni canine;
- cittadini che lasciano buste con vetro accanto alla campana preposta piuttosto che inserire il contenuto all’interno del contenitore;
- indifferenziato conferito nella campana, ai suoi piedi o nei pressi dei raccoglitori di indumenti;
- abbandono di buste contenenti indifferenziato in campagna o in zone del paese non preposte (sanzione di almeno 300 €).

5) MIGLIORARE IL DECORO URBANO
Attivazione della APP DECORO URBANO per rendere tutti i cittadini parte attiva;
Adozione e controllo di piazzette e piccoli spazi verdi da parte di Associazioni e gruppi di cittadini attivi (dopo aver realizzato un apposito regolamento);
Igienizzazione e pulizia, costante e frequente, delle campane del vetro in modo tale da disincentivare l’abbandono all’esterno di buste contenenti il giusto materiale da conferire;
Installazione di appositi POSACENERE negli spazi pubblici del nostro paese.

6) COINVOLGIMENTO DEI CITTADINI ATTRAVERSO LA ISTITUZIONE DELLE CONSULTE CONSILIARI (ed in particolare la Consulta dell’assetto del territorio, tutela dell’ambiente e valorizzazione dei beni culturali e quella della igiene pubblica e della sanità dei cittadini) e, quindi, approvazione immediata di un Regolamento per la loro costituzione.

Leggi la nostra richiesta: Proposte-per-contrastare-abbandono-rifiuti

lunedì 20 marzo 2017

17/03/2017

Giostrina in Pineta riparata!

Quest'esperienza è la prova che il fiato sul collo agli amministratori della cosa pubblica è il primo passo indispensabile per diventare cittadini attivi e rimettere la politica alla sua vera essenza, ovvero la partecipazione ed il servizio verso la comunità.
Non smettiamo di segnalare, di controllare e prenderci cura del nostro paese.
Diventiamo tutti "sindaci" del nostro metro quadro!

17/03/2017

VERSO UN'AREA DI SGAMBAMENTO...

Dopo aver sottoposto ai cittadini un questionario per capirne esigenze e abitudini, esserci interfacciati con amministratori e funzionari, aver proposto aree verdi da destinare agli amici a 4 zampe, vogliamo continuare a dare il nostro contributo per la realizzazione di un'area di sgambamento per cani.

Abbiamo perciò richiesto all'Amministrazione di indicarci 2 o 3 aree verdi disponibili ed idonee per essere destinate a tale scopo.

Vorremmo poi procedere ad un sondaggio fra i cittadini affinché siano essi stessi a scegliere, fra quelle individuate dall’Amministrazione, l’area su cui far sorgere la zona di sgambamento; in modo tale da giungere ad una soluzione partecipata e condivisa da tutti!

Leggi la nostra richiesta: Richiesta-Aree-per-Sgambamento

lunedì 6 febbraio 2017

06/02/2017

Lettera aperta sulla gara d’appalto per il servizio rifiuti dell’ARO BA7


Signor Sindaco, Signor Presidente del Consiglio, Consiglieri tutti,

l’appalto del servizio unitario di spazzamento, raccolta e trasporti dei rifiuti solidi urbani per i 6 Comuni dell’ARO BA/7 “Entroterra Pianura”, con i suoi 117 milioni di euro a base di gara per 9 anni ed un Piano industriale con costi esorbitanti, inevitabilmente si rifletterà in un maggior prelievo dalle tasche dei cittadini e, almeno per i cittadini di Rutigliano, in una diminuzione dei servizi.
Il sospetto di “anomalie” organizzative e procedurali riscontrate nella gestione della gara d’appalto, sollevato dal Sindaco del Comune capofila (nonché Presidente dell’Assemblea dell’ARO BA7/) era stato condiviso anche dagli altri Sindaci, tanto da richiedere un rinvio dell’ultima seduta della commissione giudicatrice per approfondire le criticità evidenziate dallo stesso Sindaco Innamorato. 
In particolare si contestava la gestione delle procedure di gara, con particolare riferimento alla scelta del Presidente della Commissione di Gara, nonché al confluire delle responsabilità di quattro differenti uffici (RUP, Presidente di Commissione, Responsabile Ufficio ARO BA/7 e Dirigente del Settore Polizia Locale di Noicattaro) in un’unica persona. Pertanto si decideva di cercare conforto sulla regolarità delle procedure acquisendo un parere legale.

Era il 19 Gennaio. Qualche giorno dopo, il 26 per la precisione, i Sindaci presenti in Assemblea cambiano idea: l’Assemblea NON è competente a riscontrare le anomalie organizzative e procedurali, ecc.; pertanto, è inutile chiedere un parere legale. 

Da questa scelta appare evidente che i Sindaci (compreso il nostro Sindaco Romagno) non abbiano intenzione di soffermarsi per acquisire un apposito parere sulle presunte irregolarità di una gara che presenta un piano industriale con costi elevatissimi (che si ripercuoteranno sulla nostra comunità) e diversi probabili profili di irregolarità. In tempi non sospetti, infatti, lo stesso RUP aveva dichiarato fosse opportuno affidare il ruolo del Presidente di gara ad un Esperto tecnico del Settore, salvo poi affidare anche quella posizione alla sua persona.

Vorremmo ricordare ai destinatari della presente che è proprio compito della politica preservare il superiore interesse pubblico e, quindi, controllare e vigilare sul buon andamento dell’azione amministrativa e che, grazie alla Giunta Romagno precedente, i Rutiglianesi hanno già dovuto “digerire” (e pagare) la terribile “svista” del “Benefit per minor smaltimento” che, ogni anno, regala circa € 470.000,00 alla ditta Gassi.

I cittadini rutiglianesi, così come le altre comunità dei paesi facenti parte dell’ARO 7, non meritano di pagare nuovamente per le mancanze dei propri amministratori, che hanno la responsabilità di difenderne gli interessi e i diritti nelle sedi opportune.

Per questo motivo chiediamo al Dott. Romagno di fornire tutto l’appoggio possibile al Sindaco di Noicattaro affinché si chiariscano le “anomalie” riscontrate nell’interesse delle comunità interessate, sfruttando tutte le strade percorribili.
Chiediamo inoltre a tutti i consiglieri comunali di vigilare sulla vicenda che contribuirà a pesare non poco sulla finanza del nostro Comune e sul buon funzionamento del servizio rifiuti.

Rutigliano, 06 Febbraio 2017