sabato 1 febbraio 2020

01/02/2020

Comitato Sagra dell'Uva: 

una rendicontazione tarallucci e vino

Se la Sagra dell’Uva è una degli eventi principali del nostro paese, in grado di attirare, da sempre, tantissimi visitatori, il merito è soprattutto degli organizzatori e di tutti coloro che collaborano per la riuscita della manifestazione.

Tuttavia un Comitato che, ogni anno, manovra decine di migliaia di euro, tra i quali contributi pubblici da parte del Comune, dovrebbe garantire la massima trasparenza e correttezza di gestione.


Abbiamo ritenuto opportuno, perciò, esaminare le rendicontazioni che il Comitato Sagra dell’Uva ha presentato all’Amministrazione Comunale in relazione alle edizioni 2017 e 2018.
Dall’analisi delle entrate e delle uscite, si può constatare una considerevole approssimazione e mancanza di trasparenza nelle rendicontazioni.

Di seguito alcune delle criticità riscontrate:

RENDICONTAZIONI IN PERENNE RITARDO

Il resoconto della spesa relativa ad ogni singolo evento è presentato all’incirca 10-11 mesi dopo lo svolgimento dello stesso, in prossimità della scadenza naturale della durata (annuale) del Comitato: ciò può esser causa di ritardo sia nella nomina del nuovo comitato da parte dell’Amministrazione Comunale che nella predisposizione del programma dell’edizione successiva della Sagra.

DOV’È LA RENDICONTAZIONE DELLE ENTRATE?!?

Le rendicontazioni presentano esclusivamente la documentazione relativa alle spese, rimandando ad un generico elenco di voci il resoconto delle entrate che, pertanto, non è possibile riscontrare puntualmente.

REGISTRAZIONE DELLE SPESE SCIATTA ED APPROSSIMATIVA

Sebbene alcuni documenti siano numerati, i rendiconti delle spese non seguono un ordine progressivo e non presentano la data di registrazione: questo potrebbe far presupporre l’esistenza di documentazione di spesa non contabilizzata o, ancor peggio, di documentazione aggiunta o eliminata in secondo momento (da Regolamento il bilancio non deve prevedere perdite, delle quali risponderebbero in solido i componenti del Comitato).
Ad esempio, nella rendicontazione del 2017:
  • i giustificativi di spesa partono dal numero 9;
  • un acconto, citato nella relativa fattura, non risulta allegato e contabilizzato nel rendiconto generale. Contabilizzando fra i costi questa fattura (dell’importo di € 2.500,00), la differenza complessiva fra Entrate ed Uscite totali dell’edizione 2017 non sarebbe più un credito di € 199,35 ma un debito a carico dei componenti del comitato di circa € 2.300,00!
  • è presente una fattura di acconto, pari a 2.440 €, da parte di un’agenzia di comunicazione (emessa ben due mesi dopo aver ricevuto il pagamento) a cui però non fa seguito nessuna fattura di saldo della prestazione. Considerando che, per l’edizione precedente, la stessa agenzia aveva ricevuto una somma di 6.000 € per i servizi di comunicazione, il tutto suscita qualche dubbio sulla fedele rappresentazione dei costi e dei flussi finanziari.

EDIZIONE 2018: MANCANO ALCUNE SPESE!

Sebbene, nell’introduzione al rendiconto, il Comitato stesso elenchi una serie di spese che hanno fatto lievitare i costi di gestione rispetto alle edizioni precedenti, nella rendicontazione non c’è alcun riferimento ad alcune di esse.
  • non vi è alcuna voce di spesa relativa ai costi per la predisposizione delle aree parcheggio (sia su suolo pubblico che in proprietà private e, in alcuni casi, su terreni appositamente spianati), alcune delle quali usufruibili a pagamento; né tantomeno c’è traccia delle entrate derivanti dal pagamento dei biglietti per l’accesso ai parcheggi;
  • non risulta alcuna fattura relativa alle spese di consulenza di marketing e comunicazione, malgrado, come facilmente deducibile dai riferimenti presenti sulla pagina Facebook della Sagra, il servizio fosse stato nuovamente affidato ad un’agenzia di comunicazione (la cui rappresentante era addirittura tra i relatori della conferenza stampa di presentazione della Sagra);
  • mancano, infine, le fatture relative alle spese per i fuochi pirotecnici esplosi a conclusione della manifestazione e per l’installazione di barriere di cemento, anche queste ultime annoverate, nell’introduzione al rendiconto, tra i costi che hanno fatto lievitare le spese di gestione.

Potremmo continuare dicendovi che la maggior parte delle ricevute non è in regola con la normativa sull’imposta di bollo, che non è presente documentazione relativa alle spese per l’occupazione di suolo pubblico, per i diritti di affissione e per il versamento dell’IVA, e che, addirittura, sia rendicontato il pagamento di un verbale per sosta nello spazio riservato ai disabili, elevato ad un privato cittadino… e questo solo in relazione alle edizioni del 2017 e del 2018!

Alla luce di quanto rilevato, riteniamo opportuna una revisione del Regolamento del Comitato Sagra dell’Uva in grado di rendere la sua attività più chiara e trasparente e, a tal riguardo, abbiamo interrogato il Sindaco e la Giunta Comunale

Leggi la nostra interrogazione >> Interrogazione-Regolamento-Sagra-Dell-Uva

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