sabato 11 novembre 2017

08/11/2017

ACCOGLIENZA RICHIEDENTI ASILO, PARTE 2: RISPOSTA ALL’ASSESSORE TAGARELLI

Gentilissimo Assessore Tagarelli,
in riferimento a quanto da Lei comunicato in risposta alla nostra richiesta di informazioni circa i provvedimenti intrapresi o che l’Amministrazione Comunale intende intraprendere sulla presa in carico della situazione "richiedenti asilo", la scrivente Associazione si  trova a segnalare diverse perplessità: 
-         La prima nasce dalla necessità di capire a quali tipi di "procedimenti" fa riferimento nella sua nota, quando riporta che “negli ultimi procedimenti, non sono pervenute manifestazioni di interesse da parte di enti gestori" considerato che negli ultimi mesi diversi Comuni hanno attivato progetti SPRAR tramite bandi pubblici che hanno avuto esito positivo (vedi Bari con ben due progetti, Adelfia, Bitonto, Sannicandro di Bari). Inoltre, non risulta che il Comune di Rutigliano abbia attivato alcun bando o procedura nell’ottica della realizzazione di un progetto di accoglienza, pertanto ci si chiede come si possa avere certezza che nessuna cooperativa sarebbe o sarebbe stata interessata a tale progetto. 

-          La seconda perplessità riguarda invece quanto da Lei asserito circa "la difficoltà del terzo settore nel reperire strutture adatte e nel gestirle dal punto di vista economico". Anche in questo caso, ci si chiede se sia stata effettivamente sondata la disponibilità di eventuali strutture sul nostro territorio, considerato che l’art.20 c.1 del Decreto del 10 Agosto 2016, prevede la possibilità di avvalersi di strutture residenziali e di civili abitazioni. A tal proposito le ricordiamo che, in caso di mancata progettazione da parte dei Comuni, il Prefetto, in situazione di estrema urgenza (come quella che stiamo vivendo), può predisporre la realizzazione di centri di accoglienza, ricorrendo a procedure di affidamento diretto (art.11 decreto legislativo n.142/2015), anche in strutture private. Per quanto riguarda la gestione economica, i progetti SPRAR potrebbero essere finanziati anche fino al 95% del costo complessivo del progetto. 
-         Inoltre, con riferimento alla possibilità da Lei prospettata di attuare una soluzione d’ambito con i Comuni di Mola di Bari e Noicattaro, le ricordiamo che l’art.7 c.1 del Decreto del 10 Agosto 2016 dispone che “La capacità recettiva in ciascuna struttura di accoglienza non può, di norma, superare i sessanta posti e, in ogni caso, deve evitare eccessive concentrazioni”. A questo si aggiunga che la clausola di salvaguardia si applica nella misura in cui il numero di posti SPRAR soddisfi la quota di posti assegnata (a ciascun Comune) dal Piano Nazionale di ripartizione richiedenti asilo e rifugiati. Considerando che le quote assegnate ai tre Comuni dell’Ambito superano complessivamente le 250 unità, risulterebbe quindi comunque necessario ricercare più di una struttura in modo tale da soddisfare la norma citata ed allo stesso tempo usufruire della clausola di salvaguardia. 
-       In ultimo, la scrivente Associazione, inoltre, sarebbe interessata a conoscere  quali criticità comporti  la  “situazione palpabile ma non rilevabile in tema di integrazione di migranti (in maggioranza albanesi)”, sottoposta all’attenzione del Prefetto nell’incontro da lei citato. E soprattutto, se così fosse, quali azioni questa Amministrazione può dire di aver intrapreso per la presa in carico di questa situazione e la risoluzione delle criticità
La realtà del migrante richiedente asilo, tutelato dall’articolo 10 della Costituzione Italiana, ha poco a che fare con il riferimento ai migranti di natura economica. 
Così come già rappresentato nella missiva precedente, la nostra Associazione chiede a questa Amministrazione un atto di civiltà e umanità nel considerare i bisogni e le necessità che i migranti portano con sé. Riteniamo che sia importante gestire questo fenomeno e non subirlo, sottostando alle decisioni ed alle scelte prese da altri Enti: è quanto mai necessaria una progettualità seria nella presa in carico di questa problematica per garantire una crescita armonica della collettività rutiglianese nel progetto di integrazione dei migranti che dovranno essere assegnati al nostro Comune.
A tal proposito, le ricordiamo che il Comune di Noicattaro ha già attivato un percorso di partecipazione e di coinvolgimento dei cittadini per informare sulle possibili soluzioni e sugli scenari che possono delinearsi sulla base delle scelte di ciascun Comune.
Certi della Sua sensibilità al problema e nella speranza che riesca a coinvolgere l’intera Amministrazione in un percorso di coinvolgimento dei cittadini, Le porgiamo cordiali saluti.

Rutigliano, 8 Novembre 2017   
                                                       Associazione Rutigliano 5 Stelle

Richiesta Ass. Rutigliano 5 Stelle su accoglienza migranti: Richiesta-Su-Accoglienza-Migranti
Risposta dell'Assessore Tagarelli: Risposta-Assessore-Tagarelli-su-progetto-SPRAR
Risposta all'Assessore Tagarelli: Risposta-All-Assessore-Tagarelli-Su-Sprar

sabato 4 novembre 2017

3/11/2017

Un progetto di educativa di strada 

per il centro storico

Viste le crescenti tensioni tra un gruppo di ragazzi ed i residenti del centro storico, abbiamo proposto all’Amministrazione di attivare al più presto un progetto di educativa di strada.
L'educativa di strada prevede l'attivazione di interventi a favore di preadolescenti ed adolescenti svolti da educatori specializzati direttamente nei luoghi di vita e di aggregazione spontanea dei ragazzi. Le azioni sono finalizzate alla conoscenza dei gruppi informali presenti sul territorio per favorirne l'ascolto e la consulenza e prevenire possibili situazioni di rischio. 
Il servizio di educativa di strada affronta con i ragazzi problematiche proprie della fase dell'adolescenza, previene i comportamenti a rischio, informa, orienta e accompagna i ragazzi in difficoltà verso i servizi specialistici territoriali, promuove la convivenza e lo scambio tra generazioni diverse. In particolare vengono progettati e organizzati insieme ai ragazzi ed alle associazioni del territorio laboratori ed eventi per promuovere un maggiore senso di appartenenza e responsabilità verso la comunità, vengono realizzate attività d'informazione sulla multicultura, l'educazione sessuale, il bullismo, le dipendenze.
Nei progetti di educativa di strada, gli educatori possono porsi come facilitatori nei rapporti tra i gruppi spontanei di adolescenti e i cittadini residenti, intervenendo in specifiche e critiche situazioni di conflitto al fine di promuovere la cittadinanza attiva, migliorando la convivenza e la collaborazione tra adulti e adolescenti per la creazione di una comunità più solidale.
Il Comune di Casamassima ha impegnato circa 13.000 € per attivare un progetto triennale di educativa di strada, più o meno la stessa cifra che il nostro Comune ha speso per l'evento "Figuli".
Quali saranno le priorità dell’Amministrazione Romagno per il prossimo futuro?!?

Leggi la nostra proposta: Proposta-Progetto-Educativa-Di-Strada