giovedì 26 gennaio 2017

26/01/2017

TUTTI IN BELLA MOSTRA...


Dopo dieci anni riapre il Museo Archeologico di Rutigliano con una mostra intitolata “Restituzioni – Le collezioni private riconsegnate ai Rutiglianesi”.
Sicuramente un passaggio positivo per la comunità rutiglianese, per il quale non possiamo che essere contenti. A tal proposito ci teniamo a ringraziare tutti coloro che si sono realmente impegnati per la sua realizzazione
Tuttavia, considerato che nei giorni precedenti e nel corso dell’inaugurazione della mostra abbiamo assistito ad una continua autocelebrazione da parte di alcuni esponenti politici, ci sembra opportuno dare il giusto peso all’evento.
Le opere esposte giacevano abbandonate nei depositi comunali da diversi anni. I reperti, infatti, sono stati donati al Comune di Rutigliano molti anni fa, tanto che già nel 2006 venne organizzata presso lo stesso museo una mostra dal nome “Dalle collezioni al museo. Le donazioni Catamo, Colamussi, Didonna, Dioguardi" (http://www.patrimoniosos.it/rsol.php?op=getarticle&id=16916 e http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/01/10/mecenati-della-puglia-mai-vista.html).

Sebbene con un allestimento diverso ed in una cornice rinnovata, si tratta quindi della riproposizione di una mostra già realizzata.
I lavori di ristrutturazione del museo archeologico sono terminati nel 2011: le amministrazioni Romagno 1 e 2 ci hanno messo ben sei anni per riportare alla luce dei reperti già in loro possesso.
“Restituzioni” è una mostra temporanea che non assicura la riapertura definitiva del museo, per la quale servirebbe quantomeno un piano di gestione ad hoc.
Come ormai di consuetudine, invece, gli orari di apertura della mostra saranno garantiti dalla Pro Loco con la collaborazione dell’Archeoclub. 
Non è dato sapere se sia stato realizzato un apposito e trasparente regolamento circa il funzionamento del museo, se vi siano polizze assicurative specifiche o quale sia la convenzione stipulata con le associazioni.
La Pro Loco ottiene, così, l’ennesimo incarico da quest’Amministrazione, dimostrandosi onnipresente nelle iniziative comunali, quasi più dell’Onorevole Nuccio Altieri che, come al solito, è intervenuto durante la cerimonia di inaugurazione (sempre presente a Rutigliano ma solo al 593esimo posto su 630 deputati della Camera nella classifica relativa alla produttività in Parlamento...).
Per il momento da cittadini rutiglianesi non possiamo certo ritenerci soddisfatti dell’azione dell’Amministrazione Romagno: lo saremo quando Rutigliano tornerà a riavere in loco i reperti che le appartengono, ma che giacciono a Taranto e a Gioia del Colle, nonché quando ci sarà un’attenta e seria gestione del polo museale, mediante incarico a cooperative preposte con dipendenti retribuiti e assicurati, così come previsto per Legge.

Tra i punti del programma dell’Amministrazione Romagno vi è la riapertura del museo archeologico. 
Per il momento godiamoci questa mostra, ma non ci vengano a dire che l’obiettivo sia stato raggiunto!

mercoledì 18 gennaio 2017

18/01/2017

MANUTENZIONE DEL VERDE E DISERBO CHIMICO: UN’OCCASIONE PERSA

In questi giorni il Comune di Rutigliano si appresta a rinnovare per tre anni l'incarico di manutenzione del verde pubblico. L’ultimo bando, ora in scadenza, è stato aggiudicato nel 2015 alla ditta Calisi.
Consultando il capitolato relativo al nuovo accordo quadro, abbiamo notato che, ancora una volta, l’Amministrazione non ha precluso l’utilizzo di diserbanti chimici per la cura del verde nel nostro paese. 
Il capitolato menziona i diserbi tra le tipologie di lavori da eseguire; l’art.15 prevede la “realizzazione e manutenzione dei tappeti erbosi” anche tramite “trattamento erbicida”; infine l’elenco dei prezzi ed il computo metrico relativi alle diverse operazioni previste dall’accordo quadro, citano in più punti il diserbo chimico.
I prodotti diserbanti contengono principi attivi dannosi per la salute dei cittadini, degli animali e della vegetazione. Per eliminare le erbe infestanti (nei bordi stradali, nelle aree verdi, ecc.), queste sostanze vengono spruzzate rimanendo nell'aria che respiriamo; quello che non respiriamo va nelle falde acquifere, nei terreni e nel ciclo vitale della natura in cui noi siamo immersi.
Il Glifosato, contenuto nella maggior parte dei diserbanti, è correlato a disturbi neurologici, respiratori, gastrointestinali, ematologici e a difetti di sviluppo dei neonati nell’uomo. Inoltre l’International Agency for Research on Cancer (Iarc), un panel di esperti che valuta per conto dell’Oms i rischi che una determinata sostanza possa provocare l’insorgenza di tumori, ha deciso di inserire il glifosato tra le sostanze classificate come 2A, ovvero probabilmente carcinogene.
Non a caso, le linee guida del PAN (Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari) dichiarano che si rende necessario ridurre l’uso dei prodotti fitosanitari o dei rischi connessi al loro utilizzo nelle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili, invitando gli Enti a ricorrere a mezzi alternativi (meccanici, fisici, biologici) o, addirittura, vietandone l’utilizzo (dal 22 Agosto 2016 un decreto del Ministero della Salute vieta l’uso del glifosato in zone "frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili quali parchi, giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per bambini, cortili ed aree verdi interne a complessi scolastici e strutture sanitarie"). 
Riteniamo che il Sindaco debba tutelare la salute dei propri cittadini, specie in un Comune come Rutigliano, che presenta tassi tumorali sopra la media, provocati con molta probabilità dalla vicinanza alla discarica Martucci e dall’uso indiscriminato dei fitofarmaci nelle nostre campagne.
I diserbanti chimici sono considerati più veloci ed economici. Noi crediamo che la salute non abbia prezzo e vogliamo lasciare un territorio sano alle future generazioni. Per questo riteniamo opportuno prevedere l’istituzione di un regolamento comunale con il quale venga regolamentato l'uso dei diserbanti chimici sul suolo comunale, sparsi da qualsiasi addetto del Comune o privato, prevedendo adeguati controlli e sanzioni per i trasgressori.