giovedì 21 settembre 2017

21/09/2017

ACCOGLIENZA RICHIEDENTI ASILO: QUALI PROSPETTIVE PER RUTIGLIANO?


A causa dei fenomeni migratori, il Ministero dell’Interno e l’ANCI hanno condiviso un Piano Operativo che consente una distribuzione di migranti più equilibrata e sostenibile tra le diverse realtà locali, grazie alla definizione di un numero di presenze rapportato alla popolazione di ogni singolo Comune.
Tutti gli Enti Locali sono tenuti a partecipare al piano di ripartizione (a Rutigliano dovrebbe spettare l’accoglienza di 66 migranti). 
Le modalità di intervento per l’accoglienza sono di due tipologie: gli SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) ed i CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria).

SPRAR E CAS: DIFFERENZA E VANTAGGI
A differenza dei CAS, i quali forniscono ai richiedenti asilo solamente vitto e alloggio, gli SPRAR attivano un percorso di integrazione dei migranti. Aderendo alla rete SPRAR si attiva la clausola di salvaguardia che rende esenti i Comuni che appartengono alla rete SPRAR o che abbiano già manifestato la volontà di aderirvi, dall’attivazione di ulteriori forma di accoglienza.
I progetti SPRAR, inoltre, usufruiscono di risorse finanziarie da rendicontare e, quindi, sono più trasparenti rispetto ai CAS per i quali “non c’è trasparenza nemmeno sul numero dei posti attivati” (cit. Laura Liberto dell’Associazione Cittadinanzattiva)
Infine in mancanza di attivazione dello SPRAR, il Ministero dell’Interno potrebbe imporre d’ufficio l’attivazione di un CAS anche requisendo immobili di proprietà pubblica o creando tendopoli.

QUALI PROSPETTIVE PER RUTIGLIANO?
Nonostante si siano tenute riunioni tra Prefetto, Presidente dell’ANCI e Sindaci dell’area metropolitana per illustrare il piano di accoglienza dei migranti, e nonostante la prossima scadenza per l’adesione alla Rete SPRAR sia quella del 30 settembre 2017, ad oggi l’Amministrazione Comunale non ha ancora dato indicazioni sul proprio orientamento in materia di politiche di accoglienza dei migranti!
Siamo convinti che il tema dei migranti vada “governato” e non “subìto”, pertanto abbiamo chiesto:
- Se siano previste politiche di accoglienza ed in particolare se il Comune di Rutigliano intenda attivarsi per candidarsi a progetti SPRAR di prossima scadenza;
- Se nell’ambito delle riunioni svoltesi, la Prefettura di Bari abbia dato indicazioni al Comune di Rutigliano in merito a tempistiche e possibili scenari;
- Di attivare percorsi di sensibilizzazione e di confronto costruttivo per far comprendere a tutta la cittadinanza l’importanza di realizzare un gesto di responsabilità e solidarietà come l’accoglienza dei richiedenti asilo.

Leggi la nostra richiesta: Richiesta-Su-Accoglienza-Migranti

venerdì 15 settembre 2017

13/09/2017

FACCIAMO LUCE SU VIA CELLAMARE!

Solitamente i cittadini pagano le tasse e gli Enti provvedono ai servizi e ai bisogni di tutti. A Rutigliano spesso non funziona così.
In via Adriatico hanno dovuto attendere circa trent’anni per vedere la propria strada asfaltata, in via Cellamare le operazioni di gara per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria sono ferme da più di otto mesi.
Nonostante buona parte delle abitazioni del Piano Particolareggiato di via Cellamare risultino già ultimate e vendute, permane una situazione di degrado e abbandono cominciata ancor prima che i residenti prendessero dimora nelle proprie case.
La situazione è diventata insostenibile negli ultimi mesi: all’area attrezzata completamente vandalizzata ed ai rifiuti abbandonati, si sono aggiunti incendi e furti nelle abitazioni.
Oltre a garantire ai residenti il diritto di vivere in un ambiente decoroso, salubre e sicuro, la realizzazione delle opere di urbanizzazione in questione, ed in particolare della viabilità principale, andrebbe a snellire notevolmente il traffico di via Noicattaro, offendo un percorso alternativo verso via Adelfia.
Abbiamo chiesto perciò di conoscere le motivazioni alla base di quella che parrebbe una sospensione delle operazioni di gara e l’orientamento dell’Amministrazione circa la ripresa dell’iter per l’aggiudicazione.
Nella speranza che si faccia finalmente luce su via Cellamare, abbiamo trasmesso la nostra richiesta anche ai Consiglieri Comunali affinché possano farsi promotori di interrogazioni in tal senso nelle opportune sedi.
Se davvero la sospensione della gara d’appalto è dovuta alla volontà di dare precedenza ad altre due gare (così come dichiarato dall’ufficio tecnico alla testata giornalistica Rutiglianoonline), ci aspettiamo che l’Amministrazione provveda in tempi breve a riprendere l’iter di aggiudicazione.

Leggi la nostra richiesta: Richiesta-via-Cellamare

sabato 9 settembre 2017

08/09/2017
OSSERVAZIONI SUL DPRU "RICUCIRE I MARGINI - SUPERARE LE MARGINALITÀ

La Regione Puglia si è dotata da tempo di strumenti normativi atti a promuovere la rigenerazione urbana ed a porre il cittadino al centro di questo processo; la Legge Regionale n. 21 “Norme per la Rigenerazione Urbana” è del 2008 e la finalità del Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana è proprio quella di rappresentare il compimento della volontà dell’Amministrazione Comunale di costruire dialogo e confronto con la comunità locale.

La redazione del DPRU, inoltre, è una precondizione essenziale per poter accedere ai bandi regionali per la riqualificazione urbana a valere sul PO PUGLIA FESR 2014-2020. Probabilmente, se non ci fosse stato questo vincolo, i nostri Amministratori avrebbero continuato a “progettare” interventi a seconda delle opportunità di finanziamento e a seconda dei termini per non perdere i finanziamenti acquisiti, in mancanza di una seria programmazione degli interventi sul territorio (ad esempio, il Palacultura inserito nel Parco Urbano unica “location” fruibile per non perdere il finanziamento del Patto Polis, la decisione di abbattere il Mercato Coperto forse anche a causa del mancato finanziamento dell’intero costo preventivato in sede di Open call a valere sul Bando Periferie della Città Metropolitana di Bari). 

È desolante leggere nel documento che “L’ultimo atto organico di pianificazione approvato a Rutigliano è del 1999”, il che vuol dire che sia nei 10 anni a guida Di Gioia che negli 8 a guida Romagno non sia mai stato redatto un documento per fare il punto sulle criticità da affrontare e/o per costruire una strategia di riorganizzazione della città e di miglioramento delle condizioni di vita dei suoi abitanti.

Inoltre, non è solo importante raccontare (pag. 30) che il nostro territorio ha vissuto una concreta esperienza di rigenerazione con il P.I.R.P. localizzato nell’area urbana a sud est: sarebbe stato opportuno esaminare il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano non solo in termini di realizzazione delle opere ma soprattutto di fruibilità attuale delle stesse (Campetto Via Favale abbandonato, Verde attrezzato abbandonato, Piazza Aristotele e Piste Ciclabili) quantomeno per imparare dagli errori fatti in passato.  In questo documento, infatti, manca, a nostro avviso, proprio l’analisi di queste criticità sebbene siano emerse dai (pochissimi) questionari inviati dai cittadini.

Non può, quindi, che stigmatizzarsi l’enorme ritardo, la frettolosità e l’approssimazione con cui questa Amministrazione, incapace di programmare per tempo la Redazione del DPRU, nonostante l’enorme ritardo con cui la Regione Puglia abbia provveduto a pubblicare bando regionale relativo alla riqualificazione urbana sostenibile, abbia provveduto ad attivare una “costruzione dal basso” del processo di Rigenerazione Urbana.

Dieci anni dalla pubblicazione della Legge Regionale senza prendere iniziativa, ed 11 giorni per ascoltare “attivamente” gli abitanti “veri conoscitori del territorio” e “patrimonio conoscitivo fondamentale per la redazione di programmi e dei progetti di rigenerazione urbana”.

Il percorso che avrebbe portato alla redazione del DPRU, infatti, è stato presentato il 19 giugno u.s. e si è concluso con il forum del 30 giugno e la consegna dei questionari da parte di cittadini e associazioni.

I risultati della partecipazione sono sotto gli occhi di tutti, ben evidenti grazie alle fotografie allegate al DPRU: mai più di 20 partecipanti per volta nei 3 incontri con i cittadini (escludiamo la presentazione del DPRU, ovviamente), nessuna attività documentata all’aperto, nelle piazze, nei quartieri per ottenere il coinvolgimento reale dei cittadini, né traccia della pubblicazione dei verbali che “hanno consentito di tenere costantemente informati (ndr. per ben 11 giorni) i cittadini sull’evoluzione del processo partecipativo” sul sito web del Comune (pag. 45 DPRU), scarsissimo utilizzo dei social media e questionario per i cittadini NON EDITABILE on line. I questionari raccolti, infatti, sono stati 18.

Senza avere la pretesa di giudicare il lavoro dei gruppo di tecnici cui è stata affidata la redazione del DPRU, appare evidente l’abisso con il percorso partecipativo messo in atto in altri Comuni del barese: Cassano nel 2015 ha raccolto circa 400 questionari grazie agli stand tematici allestiti in diverse piazze del paese ed insieme ad Acquaviva (DPRU redatto nel 2014) hanno in corso l’aggiornamento dei Documenti Programmatici dei due Paesi per la presentazione della SISUS prevista dal Bando Regionale sulla Riqualificazione Urbana Sostenibile, i Comuni di Triggiano e Capurso che, privi del DPRU, hanno avviato un percorso di partecipazione per promuovere la rigenerazione di PARTI del territorio delle due città con attività nelle piazze e fra i cittadini documentate e partecipate.

Al di là della costruzione del percorso partecipativo e a parte la presenza di un piccolo refuso a pag. 11 (Patto Città – Campagna. Obiettivo 4 sub 4.5 – Aree rurali – Campagna Profonda: eliminare i riferimenti alle coltivazioni del Tavoliere/Capitanata/Subappennino Dauno/Nord Barese e Salento ed inserire quelle relative al nostro territorio), a nostro avviso, il DPRU ben individua i diversi ambiti da riqualificare; interessante appare la volontà, espressa nel Documento, di redigere un “Regolamento Comunale per guidare la partecipazione dei cittadini nella gestione degli spazi pubblici”  e la necessità di dotare il Comune della Carta dei Servizi Sociali al pari degli altri Comuni che compongono l’Ambito. 

Interessante sarà capire gli interventi che, per ogni singolo ambito individuato, si declineranno nei PIRU che dovranno, per norma, comprendere anche le modalità di gestione e di finanziamento (pubblico e privato) per l’effettivo funzionamento e la manutenzione degli spazi e dei servizi pubblici.

Rimane da comprendere una ultima questione, probabilmente la più importante di tutte: con quale criterio sono state scelte le aree da candidare al Bando Pubblico per la selezione delle Aree Urbane e per l’individuazione delle Autorità Urbane in attuazione dell’ASSE PRIORITARIO XII “Sviluppo Urbano Sostenibile” Azione 12.1 “Rigenerazione urbana sostenibile” del P.O.R. FESR- FSE 2014-2020 di imminente scadenza?

Le nostre osservazioni: Osservazioni-DPRU