mercoledì 9 novembre 2016

09/11/2016

COMPOSTIAMO RUTIGLIANO!

Il compostaggio in loco è un sistema ecologicamente sostenibile, ad impatto ambientale zero, di semplice concezione e di grande efficacia, che è in grado di avviare una gestione virtuosa del rifiuto all’interno delle singole Comunità.
Il Comune di Rutigliano da Gennaio a Settembre 2016 ha speso circa 380.000 € per il servizio di trattamento dei rifiuti compostabili provenienti da cucine, mense, mercati, parchi e giardini e per la maggiore percorrenza del trasporto dei suddetti rifiuti.
Il compostaggio in loco garantirebbe un abbattimento dei costi di trasporto, evitando le emissioni di CO2 dovute ai consumi di carburante. Nell’arco di un anno potrebbe garantire un risparmio per le casse comunali di circa 500.000 €!
Vista la vocazione agricola del nostro paese, si potrebbe pensare, inoltre, di riutilizzare il compost per soddisfare le esigenze degli agricoltori, garantendo la fertilità dei suoli nella forma più pregiata, quella organica.
Il 28 Ottobre la Regione Puglia ha emanato un Avviso atto a raccogliere le manifestazioni di interesse, da parte dei Sindaci dei Comuni pugliesi, ad avviare sul proprio territorio il compostaggio di comunità, usufruendo di contributi regionali finalizzati all’acquisto dei macchinari necessari.
Sono in commercio impianti di compostaggio con capacità di trattamento da 780 tonnellate l’anno. Tramite l’acquisto di queste macchine sarebbe possibile coprire buona parte del fabbisogno del nostro paese (che produce circa 2963 tonnellate di organico l’anno).
Siamo convinti che la nostra comunità debba perseguire pratiche di compostaggio in loco, pertanto abbiamo richiesto all’Amministrazione Comunale:
- di valutare l’adesione alla manifestazione di interesse per avviare nel più breve tempo possibile progetti ed azioni che vadano a favorire la diffusione di pratiche di compostaggio di comunità con l’ausilio di macchine apposite per la lavorazione e trasformazione del rifiuto organico in compost;
- di valutare la possibilità di realizzare politiche volte ad incentivare il compostaggio domestico da parte dei cittadini rutiglianesi;
- di valutare la possibilità di praticare il compostaggio in loco, anche in caso di mancato accesso al finanziamento.

Leggi la nostra proposta: Proposta-attivita-compostaggio

domenica 23 ottobre 2016

22/10/2016

PALACULTURA E RACCOLTA FIRME: IL NOSTRO PUNTO DI VISTA

Come Associazione Rutigliano 5 Stelle abbiamo deciso di non aderire alla petizione sul Palacultura promossa in questi giorni dai movimenti politici di opposizione.
Sebbene siamo assolutamente contrari alla realizzazione del Palacultura nel Parco Urbano, siamo consapevoli che le possibilità di bloccare i lavori e spostare il progetto in altra sede sono ormai pari a zero.
A differenza dei promotori della petizione, non abbiamo alcuna intenzione di prendere in giro i cittadini su un argomento così sentito dalla nostra comunità.
Abbiamo preso questa decisione a seguito di alcune considerazioni che vogliamo condividere con tutti voi:
- La petizione in oggetto si pone come obiettivi di bloccare i lavori e di modificare il progetto di realizzazione del Palacultura spostando la sua localizzazione.
- Ci sono aspetti legali e ricadute economiche che renderebbero altamente sconveniente se non impossibile il trasferimento del progetto in un altro punto del paese: in caso di recesso, ai sensi dell'art. 119 del Codice degli Appalti, il Comune dovrebbe pagare i costi di quanto già sostenuto dall'impresa, più il 10% dell'importo delle opere non eseguite (sicuri € 73.600), oltre ad una eventuale causa legale con l’impresa. Infine sicuramente andrebbe perso il finanziamento di circa 500.000 €.
- Il PD e le altre forze di opposizione, in particolar modo quelle presenti in Consiglio Comunale, hanno avuto ben due anni (il progetto definitivo è stato approvato a Novembre 2014) per intraprendere iniziative nelle sedi opportune e provare a fermare il progetto. Dov’erano questi signori in questi due anni in cui il Parco Urbano non ha subito alcuna miglioria ed è stato abbandonato a se stesso?!? Davvero sono bastate le rassicurazioni del Sindaco in Commissione per smorzare ogni tentativo di modificare il progetto?
La petizione intrapresa è decisamente tardiva, arriva a giochi fatti e, guarda caso, sopraggiunge in un momento di presunta crisi dell’Amministrazione.
A noi sembra nient’altro che l’ennesima presa in giro ai danni dei cittadini, un modo per cavalcare l’onda del malcontento e fare un po’ di populismo.


Dal giorno della sua inaugurazione abbiamo provato più volte ad accendere i riflettori sul Parco Urbano, rimanendo inascoltati.
Nel Luglio 2015 abbiamo lanciato l’iniziativa il “Parco che vorrei”, sottoponendo un questionario ai cittadini e raccogliendo le loro proposte su come migliorare il parco. A distanza di un anno, nel corso di un gazebo informativo nel parco stesso, abbiamo denunciato in un video lo stato di abbandono dell’area e la mancata realizzazione di alcuna miglioria.
Il 10 Settembre 2016 abbiamo denunciato la possibile realizzazione del Palacultura nel Parco, ribadendo con fermezza il nostro NO alla cementificazione di una delle poche aree verdi del nostro paese.
Infine il 21 Ottobre abbiamo segnalato all’ANAC alcune irregolarità nelle procedure di gara e presentato un esposto alla Corte dei Conti per presunto danno erariale.

Leggi le nostre segnalazioni: 

sabato 10 settembre 2016

10/09/2016

NO AL PALA-CULTURA NEL PARCO URBANO!

Quando lo scorso anno abbiamo chiesto ai cittadini tramite un questionario quali fossero le migliorie da apportare al parco urbano, sono emerse principalmente esigenze relative ad una maggiore sicurezza, pulizia e cura dell’area, oltre alla necessità di spazi attrezzati per praticare sport. Malgrado le rassicurazioni su interventi di miglioria, le proposte dei cittadini sono state completamente ignorate
Come se non bastasse, l’Amministrazione è riuscita a progettare l’unico intervento che nessun cittadino avrebbe mai richiesto: la realizzazione del pala-cultura nel bel mezzo del parco urbano.

UNA SCELTA POCO GREEN
In un contesto urbanistico dove la ricerca di aree naturali e verdi è sempre più difficile, si va dunque a cementificare ed a ridurre l’unico “spazio verde” del nostro paese. Una scelta che, oltre a non considerare minimamente il parere dei cittadini, va contro le direttive nazionali previste dalla legge sul consumo di suolo zero al 2050 (approvata dalla Camera dei Deputati nel mese di maggio). La legge introdurrà, tra gli altri, il principio secondo cui i Comuni, nelle loro scelte di pianificazione, dovranno fornire un'adeguata motivazione rispetto a nuove scelte di espansione, dando priorità assoluta alla rigenerazione delle aree già urbanizzate.

FARE, DISFARE, PAGARE!
Si va a modificare un’area per la cui realizzazione lo scorso anno sono stati spesi (tra l’altro con pessimi risultati) oltre 700.000 €. Oltre all’area interessata dal pala-cultura (1.770 metri quadri), verrà smantellato tutto lo spazio adiacente per lasciare posto al cantiere. I lavori ovviamente causeranno disagi alle scuole limitrofe ed a tutti i cittadini che frequentano il parco.
Perché non si è ritenuto opportuno rigenerare uno degli edifici di proprietà comunale ormai in disuso? 

E IL PALAZZETTO DELLO SPORT…???
Durante la campagna elettorale, il Sindaco Romagno prometteva la realizzazione del Palazzetto dello Sport proprio nel parco urbano, con tanto di progetto e illustrazione grafica (l’ennesimo bluff elettorale). 
Dov’è la progettualità di questa Amministrazione?!? Si decide di posizionare il pala-cultura nel parco urbano pur di non perdere in extremis un finanziamento; successivamente si dichiara di voler spostare la struttura in altra zona; infine si rimane sulla posizione di partenza. Cosa è stato fatto in questo lasso di tempo? Sono state prese realmente in considerazione altre ipotesi? O si è trattato dell'ennesima presa in giro?
L’amministrazione ha dimostrato ancora una volta di navigare a vista: l’unica certezza è che i cittadini continuano a pagare l’approssimazione delle sue scelte.

PER LE ESIGENZE DEI CITTADINI PROPRIO NON C’È SPAZIO
Vogliamo ricordare, infine, che durante un incontro con i cittadini per la realizzazione di un’area di sgambamento, di fronte alla nostra proposta di dedicare una piccola area del parco agli amici a 4 zampe, il Vice Sindaco rispondeva che non era il caso di snaturare l’idea progettuale del parco (smentendo la possibilità che proprio lì sarebbe nato il pala-cultura). 
Peccato che lo stesso Vice Sindaco sia tra coloro che hanno approvato in Giunta Comunale il progetto del pala-cultura nel parco. Come mai non ha fatto presente anche in quella sede il suo pensiero? 
Come al solito per le esigenze dei cittadini non c’è mai spazio, per il cemento a quanto pare sì! 
Anziché assistere a delle migliorie nel parco, così come molti cittadini speravano, ci troviamo ad un passo indietro, l’ennesimo di una Amministrazione che sta facendo regredire il nostro paese.


sabato 27 agosto 2016

26/08/2016

RICHIESTA NOTIZIE POSTAZIONI BIKE SHARING, BICICLETTE E RISCIÒ

A tutt’oggi le postazioni di bike sharing di Rutigliano risultano prive di biciclette, quella di Piazza XX Settembre serve solo da “appoggio” per i commercianti del Mercatino dell’Antiquariato e, malgrado le rassicurazioni ricevute dai funzionari comunali, non è mai più stata spostata.
Oltre a deturpare l’aspetto della Piazza, la postazione di bike sharing al momento non presenta alcuna utilità per la comunità rutiglianese dato che le biciclette non sono state ancora messe a disposizione.
Alla luce di quanto esposto, abbiamo chiesto:
- di conoscere dove siano “parcheggiate” e quando saranno disponibili le 30 biciclette ed i due risciò acquistati con fondi pubblici;
- perché le stesse non vengano messe a disposizione alle Associazioni ed ai residenti o turisti che vorrebbero visitare il nostro paese in modo sostenibile ed ecologico.

A tal fine, anticipiamo che ci è giunta la segnalazione di un cittadino che avrebbe visto i risciò nei garage messi a disposizione dall'assessore Altieri! Il cittadino, inoltre, ci segnala di aver visto l’assessore utilizzare i risciò in paese per fini personali con alcuni suoi conoscenti. In mancanza di prove (l'anonimo cittadino è pronto a spedirci le foto di quanto sostiene) su quanto segnalatoci, abbiamo chiesto che sia l'Assessore Altieri, in prima persona, a chiarire questa situazione. 
Infine abbiamo sottolineato che sarebbe opportuno dare delucidazioni sull’iter da intraprendere affinché le associazioni possano usufruire dei risciò, in modo tale che questi mezzi non rimangano a disposizione di singole associazioni, così come avvenuto finora. 



mercoledì 10 agosto 2016

08/08/2016

Sul Centro per l’Impiego vogliamo vederci chiaro!

Nel 2006 il Comune di Rutigliano ha stipulato un contratto di locazione per i locali del Centro per l’Impiego in via Piccinni. 
Ad oggi la ditta “Fungarea S.a.s. di Gianvito Altieri & C.” percepisce un canone annuo di 48.507,20 € per l’affitto di tali locali.
A Marzo di quest’anno il contratto è scaduto, tuttavia non essendo stato disdetto nei termini, risulta automaticamente rinnovato per ulteriori 10 anni.

Al di là dell’eccessivo peso economico del canone, in relazione al fatto che molte stanze dell’immobile risultano inutilizzate, abbiamo chiesto all’Amministrazione Comunale chiarimenti rispetto ad alcune situazioni:
  • Stando alle spese di affitto effettuate dal 2012 al 2016 dal nostro Comune, si evince che non è stata applicata la riduzione del 15% dei contratti di affitto, prevista per legge (Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica) a partire dal 1° Luglio 2014.
  • Nel 2014 è stata avviata una procedura di recupero per i canoni di locazione non pagati (ben 119.700 € accumulati fino al 2013) dagli altri Comuni afferenti al Centro per l’Impiego di Rutigliano. L’avvocato è stato incaricato di recuperare tali somme nel 2014 con un impegno di spesa di 800 €, tuttavia a distanza di un anno il compenso per l’avvocato è risultato ben sei volte superiore! Qual è ad oggi la situazione del recupero dei crediti? Come mai il compenso dell’avvocato è aumentato improvvisamente?

In attesa di chiarimenti non possiamo che manifestare la nostra perplessità in merito al mancato risparmio economico dovuto al tacito rinnovo del contratto ed alla palese disattenzione dell’Amministrazione nella gestione degli immobili non di sua proprietà.
Di fatti il rinnovo del contratto sarebbe stata una buona occasione per valutare una ridiscussione dell’importo contrattuale a vantaggio dei risparmi della comunità o l’occasione per la scelta di una sede più idonea e/o vantaggiosa in termini economici.

Leggi le nostre richiesta:


mercoledì 27 luglio 2016

27/07/2016

29 telecamere, nessun controllo!

Sulla carta ci dovrebbero essere 29 occhi che sorvegliano il territorio rutiglianese, pronti a fornire la videosorveglianza tele assistita per una maggiore sicurezza di noi cittadini.
La realtà purtroppo dice altro nonostante le Amministrazioni Romagno 1 e 2 abbiano speso soldi e premiato dipendenti affinché venisse “garantito il PIENO FUNZIONAMENTO del servizio di videosorveglianza esistente” e si fosse provveduto “al SUO AMPLIAMENTO”.
Dalle 5 postazioni iniziali di fine 2012, stando alle determinazioni esaminate, siamo arrivati ad averne 29 per una spesa totale complessiva (tra acquisto telecamere e manutenzione) di circa 125.000 euro!
Ma che risultati ha prodotto questo investimento?
I rifiuti continuano ad essere abbandonati per le strade del nostro paese; le scritte vandaliche comparse in P.zza Colamussi e in P.zza Aristotele sono rimaste impunite, così come la chimera decapitata nel Parco Urbano.
Molte delle telecamere installate, inoltre, non sono funzionanti; in via Crispi la telecamera è stata rimossa e mai più reinstallata; in P.zza Aristotele dovrebbe essere presente anche un apparato di rete per la diffusione del servizio Wi-fi, mai messo a disposizione dei cittadini.
Alla luce di tutto ciò abbiamo ritenuto opportuno porre all’Amministrazione alcuni quesiti:
1. Quali sono i punti in cui sono state installate tutte e 29 le telecamere? E quali allo stato attuale sono quelle funzionanti?
2. Quali risultati sono stati ottenuti negli ultimi tre anni e mezzo tramite questo finanziamento in sicurezza?
3. Quanti colpevoli di atti di vandalismo sono stati individuati?
4. Quante multe sono state elevate per l’abbandono dei rifiuti sulle strade di accesso a Rutigliano ed all’interno del paese? 
5. È vero che il software utilizzato parrebbe talmente obsoleto da non permettere la messa a fuoco delle targhe delle auto?
6. Chi gestisce/visiona i filmati registrati dalle telecamere per capire in tempi stretti se sono stati commessi reati? Vi è un controllo costante sullo stato dei luoghi sorvegliati?
7. Perché la telecamera di Via Francesco Crispi (Piazza della Pace/Madonnina) risulta smontata e non più reinstallata? 
8. Il sistema di navigazione Hot Spot installato in Piazza Aristotele è attivo? Perché non si provvede ad informare i cittadini della sua esistenza tramite un semplice cartello?
9. Qual è la situazione delle telecamere acquistate tramite l’ultimo finanziamento di 140.000 €? Sono state installate? Dove?
10. L’obiettivo intersettoriale che prevede che debba essere “garantito il PIENO FUNZIONAMENTO del servizio di videosorveglianza esistente” risulta conseguito dai diversi settori? C’è stata una penalizzazione nell’attribuzione del premio di risultato ai dipendenti per i periodi di mancato funzionamento delle telecamere?

Inoltre abbiamo proposto di:
- Assicurare un controllo tempestivo e costante sullo stato dei luoghi sorvegliati (tramite la collaborazione dei vigili urbani) in modo tale da poter visualizzare le registrazioni delle telecamere in tempo utile e risalire ai colpevoli di atti di vandalismo;
- Sfruttare progetti di cantieri di cittadinanza o tirocini di inclusione per occupare persone che visionino realmente i filmati;
- Assicurarsi che tutte le telecamere siano funzionanti.

A novembre 2015 è stata impegnata la somma di € 47.850,00 per l’acquisto di un sistema di videosorveglianza nell’ambito di un finanziamento della Regione Puglia per il potenziamento dei servizi di raccolta differenziata.
Ci auguriamo vivamente che questi soldi vengano finalizzati realmente alla lotta all’abbandono dei rifiuti perché una Amministrazione che si rispetti deve proteggere ed incentivare i cittadini virtuosi e deve punire, anche esemplarmente, chi non ha alcuna intenzione di adeguarsi alle regole e fa della nostra Rutigliano una discarica a cielo aperto.

Leggi la nostra richiesta: Richiesta-Su-Sistema-Di-Videosorveglianza



sabato 2 luglio 2016

29/06/2016

"5 Stelle per 5 Piazze"

Ascoltare le esigenze del territorio è il miglior modo per mettersi al servizio del cittadino e cominciare già da oggi a progettare tutti insieme la Rutigliano che vorremmo.
Nelle prossime settimane saremo in 5 piazze del nostro paese per raccogliere le proposte e le segnalazioni dei rutiglianesi. 
Durante i nostri gazebo di quartiere, inoltre, raccoglieremo le firme per richiedere l’adozione di un regolamento comunale che contrasti la diffusione del gioco d’azzardo nel nostro Comune!

Si comincia Giovedì 30 Giugno in Piazza Aristotele dalle 19 alle 21. Passate a trovarci!

Prossime tappe:
Villetta via Madonna delle Grazie
Largo Pineta 
Villetta “Madonnina” - Via Le more, angolo via Salandra
Piazza Cesare Battisti – Centro storico




domenica 26 giugno 2016

26/06/2016

Il decoro urbano APPartiene a tutti!

Nel Luglio 2014 avevamo presentato al Vice Sindaco il progetto Decoro Urbano, un’app completamente gratuita che permette di effettuare segnalazioni di ogni genere scattando semplicemente una foto con il proprio smartphone (Consegnate oltre 230 firme per la petizione popolare "Decoro Urbano"!).
Ad accompagnare la nostra proposta c’erano le firme di oltre 230 cittadini rutiglianesi.
Malgrado le ripetute sollecitazioni al Vice Sindaco a distanza di due anni possiamo dire che la nostra richiesta sia stata completamente ignorata.
Eppure quest’Amministrazione si è sempre detta aperta al coinvolgimento e alla partecipazione dei cittadini, oltre che attenta al decoro urbano (specie quando arrivano in visita le autorità).
L’App Decoro Urbano sarebbe stata un’occasione per accrescere il senso civico dei rutiglianesi e renderli parte attiva nella lotta al degrado, che purtroppo caratterizza alcune realtà del nostro paese.
Vogliamo provare a sopperire alle mancanze di quest’Amministrazione e impegnarci affinché i rutiglianesi siano stimolati a prendersi cura della propria comunità.
Pertanto ci rendiamo disponibili a far pervenire alle sedi competenti tutte le segnalazioni che i cittadini vorranno recapitarci.
Invitiamo perciò la cittadinanza a inviarci le proprie segnalazioni sulla nostra pagina Facebook “Rutigliano Cinque Stelle” (https://www.facebook.com/movimento5stellerutigliano/?fref=ts), sulla pagina “Segnalazioni” del nostro blog www.rutigliano5stelle.it oppure venendoci a trovare durante i nostri gazebo informativi.


domenica 19 giugno 2016

11/06/2016

I POLITICI SI FANNO BELLI, 

I CITTADINI PAGANO!

In occasione della Giornata celebrativa, organizzata dal Comune di Rutigliano e dalla Ragioneria Territoriale dello Stato di Bari/Bat per Vitantonio De Bellis, è stata allestita una manifestazione in pompa magna con tanto di fanfara e buffet!
L’Amministrazione ha pensato bene di contribuire con 4.100 € (da quanto ci risulta al momento) per acquisto di libri, realizzazione di un palchetto, acquisto di fischietti e costo SIAE per lo svolgimento del concerto della fanfara (+ service audio e palco tappezzato di rosso per la visita del vescovo prevista per domenica).
Come se non bastasse sono state piantumate piantine e fiori nelle fioriere di P.zza XX Settembre e nelle aiuole nel piazzale di fronte Palazzo San Domenico per la “modica” cifra di 4.687 € (neanche fossimo al Festival di Sanremo)!
Una passerella per i politici pagata, come al solito, a spese dei cittadini!
Vogliamo un’Amministrazione che badi alla sostanza, non all’apparire!











martedì 31 maggio 2016

31/05/2016
UNA "VIA" PER LA MANUTENZIONE STRADALE

A seguito della realizzazione della rete attinente a nuove tecnologie di telecomunicazione (fibra ottica), sono state autorizzate notevoli opere di scavo delle pubbliche vie di Rutigliano. Queste hanno inciso negativamente sulla realtà viabile del nostro paese, già provata dalle necessarie opere di manomissione effettuate dalle società di sottoservizi (AQP, Tim, ecc.).
Per far fronte, in un prossimo futuro, alle problematiche evidenziate che si riflettono inevitabilmente sulle risorse del bilancio comunale sarebbe necessario porre delle precise prescrizioni alle società di sottoservizi, nonché approvare un Regolamento Comunale specifico per le autorizzazioni di scavo; tale regolamento tutelerebbe il corretto ripristino dello stato dei luoghi (della semicarreggiata o dell'intera carreggiata stradale).
Ad esempio, qualora non sia previsto da capitolato, sarebbe opportuno richiedere specifiche polizze fidejussorie a garanzia dei ripristini delle strade e dei marciapiedi, in modo che, se le società non ottemperano, il Comune possa effettuare i lavori ed essere rimborsato escutendo le citate polizze.
Sarebbe opportuno, inoltre, che il ripristino avvenga su tutta la carreggiata nelle strade inferiori a 10 mt. di larghezza in modo da non ritrovare più le classiche strisciate di asfalto che in breve tempo si deteriorano creando sconnessioni e buche stradali.
Un miglior stato delle nostre strade eviterebbe le innumerevoli richieste di risarcimento danni a persone e/o cose con le relative spese di rimborso e/o affidamento incarico ad avvocati per la difesa in tribunale che gravano già pesantemente il bilancio.
Abbiamo chiesto pertanto alla Commissione interessata di approntare un regolamento, anche sulla scorta del Regolamento del Comune di Casamassima (allegato alla proposta), e al Consiglio di approvarlo nel più breve tempo possibile affinché le strade rutiglianesi ricevano dalle società di sottoservizi il rispetto dovuto senza gravare sulle finanze dei cittadini.

Leggi la nostra richiesta: Proposta-regolamento-manomissione-strade


martedì 10 maggio 2016

02/05/2016

Richiesta di pubblicazione dei verbali delle sedute delle Commissioni Consiliari

Al fine di non dover più assistere all’assurdo botta e risposta verificatosi fra i Consiglieri Valentini e Delliturri durante il Consiglio Comunale del 29 aprile u.s. sull’andamento dell’ultima seduta della 2^ commissione e alle accuse rivolte dalla Consigliera Lepore ai membri dell’opposizione di scarsa partecipazione alle Commissioni stesse, abbiamo chiesto che vengano resi pubblici, in una apposita sezione del sito web del Comune, i verbali di tutte le Commissioni Comunali comprese la Commissione per le Pari Opportunità e la Conferenza dei Capigruppo.

Riteniamo importante quest’azione di trasparenza non solo per un maggior controllo dei cittadini sulle risorse spese in merito alla frequenza delle Commissioni, alla partecipazione alle stesse di tutti i membri designati, al costo di ogni seduta, alla durata della stessa ed alla permanenza di ogni consigliere, ma soprattutto per un controllo prettamente politico degli elettori sul mandato affidato agli eletti, per poterne valutare l’onestà intellettuale, la credibilità  e la partecipazione degli stessi.
La trasparenza è fondamentale precondizione affinché la politica torni ad essere la "più nobile delle arti dell'uomo", servizio alla cittadinanza, e non mero esercizio (di mantenimento o accrescimento) di potere piegato alle finalità personali o di una parte.

Leggi la nostra richiesta: pubblicazione-verbali-commissioni


venerdì 29 aprile 2016

29/04/2016

Osservazioni su variante al PRG

In riferimento alla variante al PRG che verrà discussa nel Consiglio Comunale odierno, abbiamo inviato le seguenti osservazioni ai membri del Consiglio, al Sindaco e all'Assessore all'Urbanistica. 

Gli Attivisti dell’Associazione Rutigliano 5 Stelle, favorevoli al contenimento del consumo del suolo e al riutilizzo del suolo edificato, prendendo atto dell‘inserimento all’ultimo momento (E SENZA I PRESCRITTI MOTIVI DI URGENZA)  all’odg dell’odierno consiglio della proposta di variante al P.R.G.  rammentano a tutti i consiglieri comunali  l’applicazione dei principi di cui alla sotto esposta normativa.
L'attuale normativa nazionale e regionale nonché le linee guida europee non permettono la crescita delle abitazioni a discapito della campagna, o meglio dissuadono gli Enti locali dalla crescita cementizia del paese allargando il territorio urbano a discapito del patrimonio paesaggistico della campagna.
Basta leggere lo “Scenario Strategico” del “Patto Città-Campagna” (Piano Paesaggistico Territoriale Regionale in breve P.P.T.R.) per avere un’idea chiara della cultura urbanistica attuale in tema di paesaggio e le differenze tra campagna urbanizzata e campagna abitata.

Premesso quanto sopra, nell’entrare nello specifico della proposta di Variante Urbanistica, gli Attivisti sollevano alcune perplessità e suggeriscono al Consiglio Comunale di fare proprie  quanto meno le seguenti osservazioni:

  • la superficie minima del lotto edificabile di 5.000 mq. appare troppo ridotta per la realizzazione dell'abitazione rurale che sicuramente sarà di 110 mq. (con l'asservimento dei terreni agricoli); a parer nostro l'ideale di lotto minimo sarebbe il vignale (6.600 mq.) in quanto lo stesso è il terreno minimo che un agricoltore rutiglianese possiede per la coltivazione;
  • eliminare l'asservimento dei terreni agricoli da parte di Comuni confinanti creerebbe molteplici problematiche sotto l'aspetto urbanistico in quanto si “trasferirebbe” la volumetria di altri Comuni nel territorio rutiglianese con la possibilità di creare difficoltà oggettive, sia nell'istruttoria del Permesso di Costruire, che di tipo procedurale se l'Atto di Asservimento (a firma di Notaio o del Segretario Generale) non sia completo in termini di chiarezza e completezza;

Nel richiamare il citato Patto Città Campagna (PPTR 4.4.3) per avere l'idea di quello che deve essere lo spirito della variante che possa proporre ed incentivare le tipologie abitative di reale contesto agricolo mediante l'utilizzo di edilizia rurale, si riportano le definizioni di:

  • campagna urbanizzata: costituisce la proliferazione di funzioni urbane decontestualizzate e disperse negli ultimi decenni nello spazio rurale (villette, capannoni, centri commerciali, ecc) a bassa densità, costitutiva dello sprawl urbano della città diffusa. Il PPTR affronta le forti criticità di questa forma di urbanizzazione proponendo di bloccare l’ulteriore occupazione di suolo agricolo, la rigenerazione dei tessuti per integrarli nel contesto rurale oppure connetterli alla città purché diventino ecocompatibili. 
  • campagna abitata: al contrario della campagna urbanizzata si tratta di diffusione di tessuti produttivi e abitativi legati al mantenimento di un rapporto con le attività agricole, mantenendo un forte legame funzionale fra città e campagna (modello fortemente presente ad esempio in Val d’Itria). Per questi territori il PPTR propone il mantenimento delle modalità di costruzione fisica e sociale del legame della comunità residenziale con le attività agro-silvopastorali; la protezione della qualità dell’insediamento agricolo diffuso, dotando di servizi e infrastrutture i borghi, sostenendo gli interventi sull’edilizia rurale e in pietra a secco, favorendo le attività agrituristiche.


Invitando a privilegiare modelli di campagna abitata piuttosto che di campagna urbanizzata e confidando nella sensibilità e nella responsabilità di codesto Spett.le Consiglio Comunale si porgono distinti saluti.



lunedì 11 aprile 2016

11/04/2016

Magel – Divella: una questione politica 

 Parte II



Nel nostro comunicato “Magel-Divella: una questione politica” tra i punti analizzati ci eravamo chiesti il perché la Divella S.p.A. non avesse mai impugnato dinanzi al TAR provvedimenti della Città Metropolitana che autorizzavano altre Ditte sulla medesima zona alle emissioni in atmosfera (nel caso ce ne fossero stati).
Nella intervista con Rutiglianoonline, il Dott. Divella affermava di non essere a conoscenza di altre “autorizzazioni alle lavorazioni a caldo” e, quindi, di emissioni in atmosfera e non gliene si può far certo una colpa.
La richiesta di accesso agli atti inoltrata alla Città Metropolitana, tramite i consiglieri regionali del M5S, ci ha invece fornito un’altra autorizzazione. 
Il 17/03/2010 il Servizio Ambiente della Provincia di Bari autorizzava alle emissioni in atmosfera, rivenienti dalla modifica sostanziale dell’impianto di produzione di imballaggi, la Ditta Carton Pack s.r.l. di via Adelfia. Questa modifica sostanziale prevedeva l’utilizzo nel nuovo impianto di solventi che tuttora parrebbero produrre emissioni insalubri (ad es. ammoniaca, Anidride solforosa ecc.), tanto che sembrerebbe che anche Carton Pack possa rientrare nella classe Prima delle aziende insalubri prevista dal D.M. del 5 settembre 1994.
Anche nel 2010 il Comune di Rutigliano non ha presenziato alle Conferenze di servizi indette dalla Provincia, salvo però esprimere parere favorevole sotto il profilo urbanistico alla richiesta relativa all’insediamento produttivo rinviando all’organo provinciale la verifica delle emissioni in atmosfera. Eppure anche allora era presente il famoso art.13 delle Norme Tecniche di attuazione del P.I.P. di via Adelfia!
Come mai in quell’occasione nessuno ha fatto ricorso al TAR impugnando l’autorizzazione della Provincia di Bari? Come mai nessuno si è eretto a paladino in difesa dell’ambiente? Come mai nessuno ha reclamato l’esistenza dell’art. 13? Come mai non fu sentita già da allora l’esigenza di superare il contenuto dell’art. 13?

Forse perché all’epoca Divella e Carton Pack, ed i loro politici-paladini erano tutti parte della maggioranza che ha amministrato Rutigliano durante il primo mandato Romagno.  
Fino a quando nel Golfo di Rutigliano c’è stata una sola corrente tutto è filato liscio come l’olio. Ma quando le correnti si sono agitate fino a separarsi, sono iniziate le lotte per riconquistare il predominio sul Golfo.  
È tempo che Rutigliano torni nelle mani dei cittadini!


P.S.: Come promesso (v. Risposta-al-comunicato-Magel) abbiamo inviato copia della risposta al nostro accesso gli atti alla Magel. Alleghiamo il documento al comunicato, in modo tale che chiunque sia interessato possa analizzarlo.

Leggi la risposta al nostro accesso agli atti: Risposta-ad-accesso-agli-atti-su-autorizzazioni-ad-emissioni-in-atmosfera


sabato 9 aprile 2016

09/04/2016

ESPOSTO ALLA PROCURA 

DELLA CORTE DEI CONTI

Qualche settimana fa abbiamo denunciato la cifra spropositata pagata dal Comune di Rutigliano alla ditta Radio 103 per la sola radiodiffusione del Consiglio Comunale.
Ben 610 € per ciascuna seduta del Consiglio, un importo eccessivo se paragonato ai prezzi più contenuti del medesimo servizio in altri Comuni italiani con una copertura del segnale decisamente più estesa.
I nostri dubbi sono alimentati dalla mancata richiesta di un preventivo, dal prezzo improvvisamente raddoppiato rispetto all’importo richiesto da Radio 103 in Agosto 2015 (due mesi prima dall’affidamento in questione) per lo stesso servizio, dai rapporti tra il Sindaco ed il proprietario della ditta.
Vogliamo andare fino in fondo e abbiamo inviato un esposto alla Procura della Corte dei Conti affinché avvii un’istruttoria volta a stabilire:
- se sia effettivamente sussistente e a quanto ammonti esattamente il danno erariale patito dal Comune di Rutigliano;
- a quali soggetti (amministratori o dirigenti) sia eventualmente ascrivibile la responsabilità nella produzione del suddetto danno.
 In caso di ritenuta sussistenza dei suddetti elementi, abbiamo richiesto che venga promosso un giudizio contabile nei confronti dei ritenuti responsabili.
Non parliamo di cifre esorbitanti, ma vogliamo dare un segnale a questa Amministrazione Comunale che troppo spesso sperpera i soldi della comunità in maniera alquanto discutibile!
Abbiamo ironizzato su questa vicenda con un video, ora siamo passati ai fatti. Sappiamo scherzare, ma facciamo sul serio!

Leggi il nostro esposto: Esposto-alla-Corte-Dei-Conti


sabato 2 aprile 2016

02/04/2016

MAPIA: CANILE-RIFUGIO O BUSINESS?!?

Una legge regionale del 1995 prevede l'obbligo per i Comuni di dotarsi di un canile sanitario, perchè Rutigliano è ancora inadempiente?!?

L’art.8 della Legge Regionale n.12 del 1995 prevede che i Comuni, singoli o associati, provvedano alla costruzione di canili sanitari. In realtà avrebbero dovuto farlo entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge (era il 1995!!!).
Perché il Comune di Rutigliano non ha ancora realizzato un canile sanitario per porre sotto osservazione i cani vaganti???

Qual è la differenza tra canile sanitario e canile rifugio?

Il canile sanitario è una struttura nella quale trovano accoglienza i cani recuperati in quanto vaganti, nella quale i suddetti cani vengono:
- anagrafati, nonché microchippati;
-sottoposti ad interventi sanitari (sterilizzazione, trattamenti profilattici);
- stazionati per un periodo di sessanta giorni in attesa di riscatto, affidamento o eventuale reimmissione sul territorio.
Il canile rifugio è una struttura in cui i cani vengono ospitati in via definitiva e destinati ad un eventuale affidamento.
Già dalla legge del 1995, la Giunta Regionale avrebbe dovuto individuare i Comuni ove ubicare i rifugi per cani (art.9).

Mapia: canile-rifugio o business?!?

Non essendo dotato di alcun canile, il Comune di Rutigliano dal 2002 affida i propri cani vaganti al Mapia. 
In realtà, sono numerose le circostanze che ci lasciano pensare che questa struttura non abbia i requisiti per svolgere il servizio di canile.

In un articolo del 27 settembre 2015, la Repubblica afferma che i cani del Mapia “oltre a non vedere l'ombra di un volontario, sono ospitati in una struttura fatiscente, sotto al sole, senza riparo, nell'incuria. Le adozioni sono un miraggio lontano, gli educatori qui non si sono mai visti.” Un video ritrae lo stesso canile in evidente stato di fatiscenza, apparentemente difforme dai criteri previsti dalla normativa regionale per la costruzione dei canili.
Il 28 Settembre 2015 la LAV Bari Onlus denuncia in un video le drammatiche condizioni di un cane morente ritirato dal canile Mapia: “Importante stato di disidratazione, temperatura corporea 39.5°, mucose pallide, cane scheletrico, non si reggeva in piedi". Il cane ha un tumore a livello terminale perché è stato trascurato per tanto tempo.

- Il Mapia è una ditta privata che si occupa di smaltimento di ogni tipo di rifiuto, servizi di derattizzazione e disinfestazione, manutenzione del verde, servizi di pulizie, gestione di canili, e gestione di stabulari per animali da laboratorio per l'università di Bari. Secondo la Legge regionale n.4/2010 i canili possono essere gestiti in proprio dai Comuni o affidati ad associazioni animaliste senza fini di lucro, iscritte all’Albo regionale. 
- Stando all’ultimo contratto stipulato con la Mapia, il Comune di Rutigliano paga 2,50 € al giorno per ogni cane affidato alla struttura e 64,48 € per lo smaltimento di ogni carcassa di animale. 
- Solo a partire dal 2011 il Comune di Rutigliano ha pagato alla Mapia più di 100.000 euro! Pensate quanti soldi pubblici sono stati spesi dal 2002 (anno in cui il Comune ha cominciato ad affidare il servizio alla Mapia). Soldi che si sarebbero potuti investire nella realizzazione di un canile sanitario e/o rifugio!
- Fino al 2013 il Comune ha pagato alla Mapia anche per la funzione di canile sanitario, nonostante questa struttura non avesse i requisiti stabiliti dalla legge per prestare quel servizio e quindi percepire il relativo canone. 
- Sebbene la capacità massima (stabilita dalla l.r. 26/06) di un canile debba essere di 200 cani, il Mapia ha ben 604 cani nella sua struttura!
- Ogni anno, puntualmente, il Comune di Rutigliano assegna il servizio di ricovero cani alla Mapia tramite affidamento diretto, giustificando quest’ultimo con la “necessità ed urgenza di garantire la continuità del servizio”. È normale che dal 1995 non si riesca a mettere fine a questa urgenza?
- Ad oggi 12 cani risultano affidati dal nostro Comune alla Mapia. Lo scorso anno ne risultavano 17. L’Amministrazione si accerta delle condizioni e del numero dei cani presenti nel canile? O si affida alle dichiarazioni dei gestori?

Il M5S tramite i suoi consiglieri regionali ha già presentato un’interrogazione all’Assessore alla Sanità sul Mapia.
I cani non sono mere “res” soggette alle regole del mercato e della concorrenza, ma esseri senzienti; il Comune di Rutigliano deve affidare i propri cani a strutture qualificate, gestite da associazioni animaliste che perseguano esclusivamente la cura, la salute ed il benessere degli animali!

giovedì 25 febbraio 2016

25/02/2016
Risposta al comunicato della Magel

In riferimento al comunicato della Magel s.a.s. pubblicato il 24/02/2016 sulla testata giornalistica locale RutiglianoOnline (leggi il Comunicato Magel) che ci ha visti chiamati in causa, ecco la nostra risposta:

Spettabile Magel,

nel proprio comunicato, l'Ass. Rutigliano 5 stelle - e non Francesco Troiani in prima persona - ha voluto semplicemente evidenziare i collegamenti esistenti fra imprenditori locali e fazioni politiche che, dapprima congiuntamente e adesso in contrapposizione, da anni influenzano la vita economica, culturale e politica del nostro Paese. Ci scusiamo per l'inesattezza relativa all'avvocato, tuttavia non abbiamo mai affermato che MAGEL abbia potuto suggerire o incoraggiare alcuna modifica di norme tecniche o pianificatorie all’Amministrazione Comunale. Ci è sembrato semplicemente strano, nonché scorretto, che questo "superamento" avvenisse in maniera frettolosa ed in seguito alla impugnazione da parte della Divella del provvedimento che vi autorizzava alle emissioni in atmosfera. 
Quali interessi hanno determinato il comportamento dell'Amministrazione?
Riguardo i valori delle emissioni in atmosfera che finora sono state prodotte dalle tante imprese presenti nell’area P.I.P. nutriamo i vostri stessi dubbi. Infatti, a fine gennaio scorso, i consiglieri regionali del M5S, su nostra proposta, hanno protocollato presso la Città Metropolitana una richiesta di accesso agli atti per verificare tutte le emissioni in atmosfera autorizzate negli anni 2009 - 2010 sul territorio di Rutigliano.
Se ritenete che tale richiesta vada integrata con la richiesta di annualità precedenti al 2009 e con i risultati periodici delle verifiche richieste dalla Provincia, fatecelo sapere. Non appena avremo il materiale, oltre ad informare la cittadinanza, lo metteremo a vostra disposizione.

Rutigliano, 24/02/2016

                                                        Associazione Rutigliano 5 Stelle

mercoledì 24 febbraio 2016

24/02/2016

Un Consiglio da 610 Euro!

A Verbania per la trasmissione radiofonica dei Consigli Comunali si spendono circa 384 euro a seduta. Il contraente è stato scelto tramite procedura negoziata (Det. 1693/2014).
A Rimini la trasmissione radiofonica, la diretta streaming del Consiglio Comunale ed il DVD di ogni seduta costano circa 486 euro; a fronte di un importo di 549 euro offerto dal Comune (RDO), il servizio è stato affidato alla società che ha presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa (Det. 260/2015).
E a Rutigliano??? 
A Rutigliano l’Amministrazione spende ben 610 € a seduta per la sola radiodiffusione del Consiglio Comunale! Una cifra decisamente spropositata, alla quale si aggiungono altre “stranezze” nell’affidamento di questo servizio.

1. Nel Luglio 2014 avevamo richiesto la predisposizione della diretta audio e streaming delle sedute del Consiglio Comunale (ai tempi la testata giornalistica Rutiglianoonline si era anche resa disponibile per garantire il servizio di diretta streaming delle sedute). La nostra proposta venne ignorata così come venne respinta la successiva mozione dei consiglieri di opposizione sul medesimo argomento.
2. Nell’Agosto 2015 viene predisposta la diretta radio del singolo Consiglio sul bilancio di previsione, in via eccezionale vista l’importanza dell’ordine del giorno. La ditta Radio 103 presenta un preventivo di 400 €, per poi ridurre il costo a 305 €.
3. Ad Ottobre l’Amministrazione decide di affidare in via sperimentale fino al 31/12/2015 la radiodiffusione e diretta streaming (mai realizzata!) sul sito ufficiale del Comune di Rutigliano, delle sedute del Consiglio Comunale per una cifra pari a 610 € a seduta! A distanza di due mesi il prezzo del servizio raddoppia!
4. Nella determina di affidamento del servizio si parla di diffusione radiofonica e diretta streaming sul sito ufficiale del Consiglio Comunale, quest’ultima però non è stata mai realizzata!!! Nella stessa determina, tra gli obblighi del gestore non viene fatto alcun riferimento alla diretta streaming…
5. Nella determina, inoltre, non viene richiesto nessun preventivo alla ditta Radio 103, l’Amministrazione si limita ad impegnare 2.440 € (che successivamente verranno integrati, in quanto non sufficienti a coprire le spese) e, successivamente, a pagare le fatture di 610 € a seduta presentategli dalla ditta.
6. Nelle determina n. 4 del 21 Gennaio 2016 viene stabilito di continuare ad affidare fino al 31 Marzo 2016 il servizio di radiodiffusione e diretta streaming sul sito del Comune delle sedute del Consiglio. Nella determina si parla di proroga tecnica, peccato che questa possa avvenire, in via ordinaria, solo per evitare l’interruzione di un pubblico servizio, per il tempo necessario a concludere le procedure per l’affidamento dello stesso;  inoltre, la proroga viene effettuata anche in virtù di un risparmio che l’Amministrazione andrebbe a conseguire visto il ribasso offerto dalla Ditta Radio Canale 103: si parla di un ribasso, eppure viene impegnata la somma di 3.600 € che lascia presumere  un ribasso di soli 10 € a Consiglio.

Perché non è stato richiesto alcun preventivo prima di affidare il servizio in via sperimentale?
Perché l’Amministrazione accetta di pagare un prezzo così alto in barba al principio di economicità dell’azione amministrativa??? 
Perché si sta aspettando così tanto per attivare le procedure di gara attraverso una Richiesta di Offerta su MEPA ?
Sarà un caso che un trattamento di favore venga fatto ad una ditta di cui il Sindaco Romagno è stato socio per diversi anni?
È un caso che, al momento, la ditta Radio 103 presenti tra i soci il proprietario di un’azienda rutiglianese nella quale il Sindaco ricopre una carica amministrativa e che ha appoggiato la coalizione Romagno nelle ultime amministrative?




venerdì 12 febbraio 2016

12/02/2016

Magel - Divella: una questione politica

Nel consiglio comunale del 15 Dicembre  abbiamo visto venire allo scoperto tutti i legami tra imprenditori e fazioni politiche che guidano la politica rutiglianese.
Imprenditori che finanziano campagne elettorali, politici asserviti alle esigenze degli imprenditori. Ma quali sono gli interessi in gioco che determinano queste dinamiche?!?
La questione Magel – Divella è un chiaro esempio dell’interesse che un imprenditore locale possa avere nel poter contare sul proprio politico di fiducia. E il politico cosa ci guadagna da parte sua? Ovviamente i voti, portati dagli operai delle aziende coinvolte (in alcuni casi anche con metodi intimidatori), e il potere di poter gestire un sistema clientelare, che permette di decidere chi raccomandare per un determinato lavoro e chi no, tenendo in pugno il destino lavorativo dei cittadini, costretti a sostenere e votare quel politico nella speranza di ottenere un posto di lavoro o il rinnovo dello stesso.
E chi non ha santi in Paradiso?! Resta ai margini e subisce le conseguenze di una politica dettata da interessi di parte. Il caso Magel dimostra che a Rutigliano la politica viene svolta proprio secondo queste dinamiche.
Vogliamo adesso sottolineare le contraddizioni delle azioni politiche sul caso Magel dettate dal fatto che la Divella S.p.A. ha impugnato  dinanzi al T.A.R Puglia di Bari l’atto con il quale “la Città Metropolitana di Bari ha autorizzato la Ditta Magel alle emissioni nell’atmosfera  fuoriuscenti da un impianto di nuovo esercizio dell’attività di lavorazione di materie plastiche”:
- Un regolamento del 2001 viene aggiornato, guarda caso, il giorno prima di una Conferenza di Servizio - indetta dalla Città Metropolitana di Bari per il riesame dell’autorizzazione emessa per l’insediamento della Magel in via Adelfia. Se questo atto non è collegato al caso Magel, ma ad una necessità di aggiornamento in seguito a delle normative comunitarie così come dichiara il Sindaco Romagno, perché non è stato effettuato in tempi passati?
- E perché la Divella S.p.A. non ha impugnato dinanzi al TAR altri provvedimenti della Città Metropolitana che autorizzavano altre Ditte sulla medesima zona alle emissioni in atmosfera? Erano emissioni meno insalubri? Non erano impianti di nuova costruzione (cui fa riferimento l’art.13 del Regolamento)? Erano diversi i rapporti politici?
- La metodologia con cui il punto è arrivato in discussione all’odg conferma il collegamento con le esigenze della ditta Magel. La Giunta si riunisce di sabato (un giorno inusuale), tra l’altro in assenza dell’assessore all’Urbanistica, e nel giro di pochi giorni ratifica la rimozione del divieto, forzando le regole e la prassi dei lavori del Consiglio Comunale;
- La delibera di Giunta, inoltre, cita fra i suoi presupposti e, quindi, motiva le proprie scelte sulla scorta delle considerazioni esplicitate dall’Avvocato di parte (Magel) all’indomani dell’udienza camerale al TAR: la qualificazione della Divella S.p.a. come azienda insalubre e il riferimento all’applicazione del principio di libertà di stabilimento (art.31 c.2 del D.L. n.201 del 2011);
- E come mai non è stato chiesto il parere di un altro avvocato o quantomeno un parere “pro veritate” (che analizza i possibili scenari e le soluzioni nell’esclusivo interesse della verità, senza essere di parte) da parte dell’avvocato chiamato in causa per una questione così scottante? 
- Durante il Consiglio Comunale vengo date due versioni differenti dalla maggioranza sulla necessità di approvare il punto all’odg in tempi così ristretti: il presidente del Consiglio Maggiorano afferma che l’urgenza è dettata dalla Conferenza di Servizi del giorno dopo; il Sindaco, invece, nega che il superamento dell’art.13 sia in relazione alla situazione della Magel, ricollegandolo ad una necessità di aggiornamento in generale;
- Di fronte ad un richiamo per un voto di coscienza su una decisione così delicata, i consiglieri di maggioranza (ad esclusione di Delliturri e dell’assente Troiani) seguono la linea dettata dalla Giunta. Per di più neanche uno di loro risponde agli interventi dell’opposizione, né interviene per la propria dichiarazione di voto, dimostrando una totale assenza di autonomia intellettuale ed una mancanza di contenuti e argomentazioni, quasi fossero marionette nelle mani del Sindaco Romagno;
- È legittimo, da parte dell’Amministrazione, modificare le regole in corso d’opera dopo che molti imprenditori hanno effettuato investimenti per le loro attività, sentendosi rassicurati dall’art.13 del regolamento che nel PIP di via Adelfia consente “l’insediamento di imprese produttive industriali, con esclusione di quelle che esercitano lavorazioni producenti gas, esalazioni insalubri o comunque pericolose (...)”?! ; 
- Il Sindaco ha dichiarato che tale provvedimento rimette la valutazione della salubrità delle aziende, e quindi la tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente, agli organi competenti. L’Amministrazione, anziché difendere il nostro territorio in prima persona, dimostra di non voler prendere posizione su eventuali questioni ambientali. La conferma l’abbiamo dalla mancata partecipazione alla Conferenza dei Servizi, presso la Città Metropolitana, sul caso Magel di Luglio 2015. Forse è stato ritenuto opportuno non presentarsi prima della modifica dell’art.13 per non bloccare l’insediamento dell’azienda in questione?!
- Perché la stessa attenzione e determinazione del consigliere Valentini per la difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini, messa a suo dire a repentaglio dall’eventuale insediamento della Magel, non è stata dimostrata in altre vicende come la gravissima situazione della Discarica Martucci o per l’uso indiscriminato di fitofarmaci nel nostro paese?!? Quest’improvviso scatto di ambientalismo ci lascia pensare che la preoccupazione del consigliere non sia la tutela dell’ambiente ma quella dell’azienda Divella S.p.a.;
- Il consorzio Ecoplast, composto dalle ditte Magel e Carton Pack, ha ottenuto un finanziamento con un progetto riguardante l’ampliamento delle attività delle due aziende. Il finanziamento per la Magel, che prevede appunto la costruzione di un’altra unità produttiva in via Adelfia, è dunque legato a quello della Carton Pack, azienda vicina all’amministrazione Romagno.
- Il superamento dell’art.13 del regolamento consentirà in futuro a qualsiasi tipo di azienda insalubre (nei limiti dei coefficienti stabiliti dalla legge ovviamente) di stabilirsi sulla parte in questione del nostro territorio

Perché un imprenditore dovrebbe spendere fior di quattrini per finanziare la campagna elettorale di una fazione politica?!? State certi che, per fare tali investimenti, è sicuro di poterli in qualche modo recuperare.
Siamo stanchi di vedere imprenditori dettare le scelte della politica rutiglianese. Siamo stanchi di vedere amministrazioni prendere decisioni sulla base delle esigenze degli imprenditori.
Vogliamo una politica fatta di scelte giuste e nell’ottica dell’esclusivo bene della comunità!
Perché in questa guerra tra aziende, alimentata dalla complicità dei politici locali, non c’è un vincitore ma solo uno sconfitto: la comunità rutiglianese!
Aiutateci ad abbattere questo sistema, aiutateci a costruire una società meritocratica, dove tutti i cittadini abbiano uguali possibilità e quello che è un loro diritto non venga presentato come un favore!