26/09/2014
TASI … Veramente non si poteva fare di più?
Il 16 ottobre i Rutiglianesi saranno chiamati a pagare il
primo acconto della nuova imposta tasi. Ma cerchiamo di capire: l’Amministrazione
Romagno che scelte ha operato? ha fatto scelte oculate nell’interesse della
cittadinanza? La risposta è NO!
Ha fatto le scelte più comode, ovviamente: con la scusa che
“dal Governo centrale (PD+Ncd) ci tagliano i finanziamenti”, la scelta di
aumentare le tasse ai cittadini è la strada più semplice per far quadrare il
bilancio!
Una domanda su tutte: ma veramente non si poteva ipotizzare
una soluzione diversa?
Perché l’amministrazione Romagno non ha esercitato la
facoltà data al Comune dalla L. 147/2013 di prevedere riduzioni ed esenzioni per alcune categorie di immobili (abitazioni con un unico occupante o abitazioni
tenute a disposizione per uso stagionale)
ovvero la facoltà di prevedere riduzioni che tengano conto della
capacità contributiva della famiglia, anche attraverso l'applicazione dell'ISEE?
Perché, come hanno fatto altri Comuni (cfr. Comune di
Molfetta), l’Amministrazione Romagno non ha scelto di applicare la TASI
esclusivamente alle fattispecie impositive esenti dall’IMU (e cioè solo sulle
abitazioni principali)?
Perché non ha previsto agevolazioni per gli immobili con
rendita catastale più bassa e, contestualmente, per i nuclei familiari con
redditi minimi per non inasprire il carico nei confronti dei cittadini già soggetti
passivi di IMU?
Perchè quest'ultima "accortezza" è stata rivolta
solo ai proprietari di aree fabbricabili TOTALMENTE ESENTATI dal pagamento
della TASI?
Così come in Parlamento, ancora una volta assistiamo a
scelte politiche inadeguate, a favore dei poteri forti e a discapito dei cittadini.
Evidentemente Sindaco e amministrazione comunale erano
troppo presi dal periodo di ferie e non si sono troppo preoccupati del problema
dei rutiglianesi, operando le scelte più facili per il comune:
- far pagare di più (il 2,8 per mille) per le abitazioni principali appartenenti alle categorie civile, economico e villini (coloro che non hanno pagato IMU);
- far pagare un pochino meno (il 2,5 per mille) coloro che hanno già contribuito con l’IMU alle spese dell’Amministrazione;
- applicare una detrazione di 70 € quale “contentino per tutti”, ricchi o poveri che siano.
Diceva l’economista e politologo Maffeo Pantaleoni:
“Qualunque imbecille può inventare o imporre tasse. L’abilità consiste nel
ridurre le spese, dando nondimeno servizi efficienti, corrispondenti
all’importo delle tasse; fissare le tasse in modo che non ostacolino la
produzione e il commercio o per lo meno lo danneggino il meno possibile”.
Forse “l’imbecille” di turno sta a Roma, ma una buona amministrazione
avrebbe dovuto cercare il giusto mix fra le facoltà date dalla legge per
incidere il meno possibile sulle tasche dei suoi cittadini.
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